Il MoMa si espande, work in progress



(di Gina Di Meo) NEW YORK - Il MoMa riapre dopo la chiusura per lavori lo scorso giugno e si presenta con una visione degli spazi che danno ampio respiro alle opere in esposizione. Quattro mesi e 450 milioni di dollari dopo, dal prossimo 21 ottobre il Museo dell'Arte Moderna di New York offre al pubblico un 30% in più del precedente spazio espositivo nonché una riconfigurazione delle gallerie in base a come ora viene ripensata l'arte moderna e contemporanea. Senza colpi di spugna sul passato e sulla visione più 'western-centric', quindi più occidentale delle opere d'arte, il nuovo MoMa cerca di essere più inclusivo, spostando l'attenzione anche su lavori di donne, ispanici, asiatici, afro-americani. Si va quindi verso il XXI secolo. "La nuova struttura - ha spiegato all'ANSA Roxana Marcoci, una delle curatrici - unisce le vecchie gallerie con l'espansione del museo verso ovest e aggiunge un 30% in più di spazio espositivo. Con l'ampliamento degli spazi cambia anche il modo in cui vengono mostrate le opere nonché la narrativa. Si va verso una visione più globale dell'arte che va al di là dei canoni strettamente occidentali. Ci sarà anche una maggior rotazione delle mostre e la selezione delle opere cambierà ogni sei mesi circa". Il MoMa ha aperto ufficialmente i battenti nel 1929 con lo scopo di mostrare l'arte moderna e contemporanea. Nel corso di 90 anni ha subito otto ristrutturazioni significative, l'ultima quindici anni fa. L'attuale espansione è frutto dell'opera dello studio architettonico Diller Scofidio + Renfro. Il restyling, tra le altre cose, ha anche lo scopo di rendere il museo più invitante, a cominciare dall'ingresso che si presenta più ampio, passando per lo store, trasferito un piano più in basso ma nonostante ciò più illuminato. Per l'apertura il prossimo 21 ottobre sono stati commissionati nuovi lavori, tra questi in mostra Yoko Ono, Philippe Parreno, Goshka Macuba Kerstin Braetsch. Saranno anche aperte gallerie dedicate all'architettura. Tra le istallazioni, Vertical City che esplora come l'invenzione dei grattacieli negli Stati Uniti abbia cambiato come appare una città, Architecture for Modern Life che esplora invece come mettere in mostra l'arte moderna, Taking a Thread for a Walk che guarda infine ai nuovi materiali e linguaggi costruttivi sviluppati dal 1890 al 1970.   









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