Ciottoli e sabbia Etnea nel giardino della Morgan



NEW YORK - I ciottoli del Mare Nostrum, la sabbia lavica dell'Etna e la maestria di un artigiano la cui famiglia crea mosaici pavimentali per parchi, ville e cortili da tre generazioni: e' nato cosi' il "tappeto di pietra" che a partire da metà giugno accogliera' i visitatori nel nuovo giardino della J. P. Morgan Library di New York. Il mosaico di ciottoli, i cui motivi geometrici riprendono quelli dei pavimenti dell'interno, e' firmato dal catanese Orazio Porto su disegno dell'architetto del paesaggio Todd Longstaffe-Gowan a cui la Morgan tre anni fa ha affidato il progetto del giardino.
    "Il mio e' un lavoro da artigiano, solitamente siamo io, mio padre e mio fratello, ma a New York ero solo a mettere in posa le pietre", ha spiegato Porto all'ANSA. Il mosaico della Morgan, come altri in Sicilia, Sardegna e anche all'estero, e' realizzato con ciottoli di marmo del Mediterraneo che vengono commissionati uno a uno. Si prosegue poi con una base di sabbia soffice e uno strato di calce idraulica con cemento su cui inserire i ciottoli secondo il disegno prestabilito. Poi ancora il cemento e la sabbia nera dell'Etna: servono a sigillare e successivamente a lucidare: "E' una tecnica antichissima, usata dal tempo dei romani. Più il tempo passa, e più il mosaico diventa bello".
    Porto ha sempre avuto la passione per la natura: appassionato ciclista (corre la Parigi-Roubaix), fin da ragazzo amava immergersi in un mondo sconosciuto, ricco di fascino, "un mondo da scoprire attraverso i sassi che la natura ci regala".
    L'acciottolatore segue le orme del padre e del nonno a cui si devono i mosaici della Villa Bellini e quelli nel cortile dell'Universita' di Catania i cui motivi ricordano pampini d'uva tra i raggi del sole. A Catania gli acciottolati dei Porto sono presenti in case famose come quella del fisico Ettore Majorana, a Villa Manganelli su Corso Italia e nelle ville patrizie del viale Regina Margherita. All'estero se ne trovano in Corsica, Francia, Malta, Inghilterra. Prima della Morgan, la collaborazione di Porto con Longstaffe-Gowan si era tradotta nel giardino di 15 Clerkenwell, il palazzo-casa dell'archistar britannico Amin Taha.
    Per Longstaffe-Gowan, che ha creato giardini nei più importanti siti in Gran Bretagna tra cui Hampton Courts e Kensington Palace, quella della Morgan e' stata la prima commissione negli Usa. La collaborazione con Porto rende omaggio alla visione neo-rinascimentale di Charles McKim, del cui studio McKim, Mead & Wide la Library di J.P. Morgan e' considerata il capolavoro assoluto. L'edificio, completato nel 1906 e su cui cento anni dopo si è inserito Renzo Piano, era stato commissionato dal banchiere per ospitare le sue collezioni incarnando l'ideale rinascimentale di unita' delle arti. In tributo a questa visione, sono uscite dai magazzini per essere esposte nel nuovo giardino opere di arte antica tra cui un sarcofago rimano, una stele funeraria e una coppia di mensole rinascimentali. 
   









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