Aste: Met da Christie's, vende foto e stampe



(ANSA) - NEW YORK, 18 SET - Sommerso da un deficit di entrate da 150 milioni di dollari a causa della pandemia, il Metropolitan Museum of Art si rivolge a Christie's per vendere all'asta stampe e fotografie. Le 219 opere sono tutte duplicati di altre nella collezione del museo: saranno offerte in tre vendite a partire dal mese prossimo, ha annunciato la casa d'aste.
    I lotti includono scatti di Robert Frank, rare foto dell'epoca della Guerra Civile americana e incisioni di Roy Lichtenstein, Pablo Picasso e Frank Stella. Il Met prevede di ricavare dall'asta complessivamente da 900 mila a 1,4 milioni di dollari. Altre opere significative sono state destinate alla vendita, ma il museo non ha voluto ancora precisare di cosa si tratta.
    Il Met e' assistito dal gallerista Tobias Meyer, un ex battitore di Sotheby's, nel processo di de-accessione. La vendita e' consentita da una rara finestra di due anni aperta fino ad aprile 2022 dall'Associazione dei Direttori dei Musei d'Arte Americani che consente ai suoi membri di scaricare sul mercato opere per raccogliere fondi da destinare alla cura della collezione.
    La maggior parte di queste vendite hanno scatenato proteste del pubblico, alcune clamorose, come l'anno scorso, quando il Baltimore Museum of Art ha finito per ritirare importanti opere di Andy Warhol, Clyfford Still e Brice Marden da un'asta di Sotheby's dopo aver rivelato che non era in difficoltà finanziarie, ma voleva piuttosto diversificare la sua collezione.
    Il direttore del Met, Max Hollein, ha adottato un altro approccio. "Abbiamo fondi di dotazione significativi che sono destinati solo alle acquisizioni", ha detto Hollein ad Artnet News: "Sembra invece appropriato usare i proventi del nostro regolare programma di de-accessione per sostenere gli stipendi del personale in questo anno straordinariamente difficile" (ANSA).
   









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