A Casa Litta a Roma torna l'antico splendore



ROMA - I soffitti a cassettoni dipinti con motivi floreali che creano giochi di luci e ombre, gli affreschi decorativi che si rincorrono lungo il perimetro delle pareti con le scene giocose dei putti policromi, lo straordinario "Tavolo Borghese" realizzato nel 1634-35 dall'Algardi e modificato da Valadier. E poi mobili preziosi come gioielli, ben otto antichi arazzi, due dei quali firmati da Jan Raes II, il più importante tessitore di Bruxelles del XVII secolo, e infine i sontuosi materiali forniti dalla Tessitura Alois di San Leucio, a sostituire i parati serici originali, in gran parte tessuti sui motivi settecenteschi. È tornata intatta l'atmosfera di raffinata e accogliente eleganza che si respirava un tempo a Casa Litta - Palazzo Orsini, sede dell'Ambasciata dell'Ordine di Malta presso la Santa Sede, i cui ambienti sono stati oggetto di un radicale restauro realizzato grazie al sostegno della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti onlus.









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