Pesca: domani protestano 3 mila imprese, "cura Ue sbagliata"



(ANSA) - ROMA, 11 GIU - "E' una protesta che domani darà voce a 3 mila imprese e 15 mila persone per denunciare le sofferenze della pesca a strascico finite nel mirino delle politiche europee. La Commissione europea vuole che si peschi meno, in spazi sempre più ristretti e confinati, con l'obbligo delle telecamere per monitorare le attività. Noi a tutto questo non ci stiamo perché è una visione miope di affrontare il problema: la cura non è farci chiudere". A parlare all'ANSA è il presidente dell'Alleanza delle Cooperative della Pesca, Giampaolo Buonfiglio, che sta raggiungendo Mazara del Vallo in Sicilia per la manifestazione che coinvolge tutta l'Italia dello strascico, il metodo di pesca che consiste nel trainare attivamente una rete da pesca sul fondo del mare.

"Con un taglio richiesto dalla Commissione del 40% delle giornate - spiega il presidente - sarà impossibile per molte imprese riuscire a stare in piedi e non potranno che chiudere, sbarcare gli equipaggi. Tagliano ristorazione e turismo, ma questo in fin dei conti è proprio quello che vuole Bruxelles che da anni afferma che ci sono troppe barche per pescare troppi pochi pesci".

Secondo Buonfiglio "il problema esiste, non contestiamo la diagnosi ma una cura che uccide la pesca e non considera altre fonti di impatto sull'ambiente marino e sugli stock. Lo dimostra il fatto che peschiamo ormai meno della metà di quanto facevamo 20 anni fa, eppure gli stock sono sempre in sofferenza. E' come se tutto quanto fatto in 30 anni di Politica Comune e italiana della Pesca non sia servito a niente". La cura da adottare, secondo il presidente, deve essere ben diversa, partendo da programmi di ricerca effettuati su possibili misure tecniche, progetti pilota effettuati in scala locale. E poi esiste la politica che dovrebbe scegliere indirizzi, modelli di gestione e di governo, ascoltando tutti gli stakeholder del sistema pesca.

Di una cosa Buonfiglio è certo" oggi è la pesca a strascico la prima vittima sacrificale ma prima o poi sotto la mannaia dell'Ue finiranno altri mestieri, come i palangari e le draghe idrauliche". (ANSA).









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