Cantine d'Italia, 230 'impronte' a cantine italiane



(ANSA) - TORINO - Non una guida per 'super appassionati' ma un'opera per "fare cultura a favore del vino e dei suoi territori". E' l'intento di 'Cantine d'Italia 2020', il volume edito dall'associazione Go Wine, presentato a Milano. Attraverso un lavoro di selezione di 760 cantine e 4300 vini, i curatori hanno assegnato 230 'Impronte Go Wine' ad altrettante aziende, in tutta Italia, premiate "nella valutazione complessiva su sito (inteso come luogo, anche nelle qualità architettoniche, della cantina), accoglienza e profilo produttivo". Ai vertici la Toscana, con 46 'impronte', seguita da Piemonte (41) e Veneto (34). L'eccellenza delle 'Tre impronte Go Wine' è stata ottenuta da 16 cantine. "Continua la crescita di investimenti e attenzioni da parte delle aziende vinicole verso il turismo del vino - ha sottolineato Massimo Corrado, presidente di Go Wine - nella guida sono numerose le realtà che curano sia attività parallele, come agriturismo, b&B, sia iniziative che rendono la cantina un luogo aperto per incontri, eventi culturali. manifestazioni legale al gusto". Fra le novità del volume 2020 i 'percorsi autoctoni', cioè la segnalazione di aziende vinicole che meritano una particolare attenzione per il vino autoctono presente in cantina, "guardando soprattutto a vitigni forse meno noti e diffusi, ma che invitano a nuovi percorsi nell'Italia del vino".









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