Atenei Torino e Pollenzo, nasce esperto del cibo sostenibile



(ANSA) - TORINO - L'Università di Torino e l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo collaboreranno su didattica, alta formazione e formazione permanente accademica per il cibo sostenibile. Primo passo del nuovo accordo per i prossimi cinque anni è il nuovo dottorato di ricerca interateneo e multidisciplinare - al via in autunno - che avrà l'obiettivo di formare nuove figure professionali, operative nei diversi settori delle scienze umanistiche, sociali, della natura e della vita, che governeranno le politiche e le azioni per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica, come previsto dalla Strategia del Green Deal europeo e dal Pnrr.

"Stiamo lavorando per rafforzare la sinergia tra i due atenei. I temi legati al food toccano molti dipartimenti, riguardano salute e alimentazione, salute e cibo, psicologia, business. Lavoreremo spingendo sulla leva più potente a disposizione dell'Università, cioè quella della formazione avanzata", ha spiegato il rettore di UniTo Stefanio Geuna.

"Insieme daremo risposte concrete a un pubblico sempre più ampio di giovani interessati a diventare protagonisti dei campi legati al cibo. Saranno i ricercatori e i professionisti che affronteranno le sfide della transizione ecologica e che dovranno rendere lo sviluppo realmente sostenibile", ha sottolineato Bartolomeo Biolatti, rettore dell'Università di Pollenzo che è nata nel 2004 e conta oltre 3.000 laureati, metà stranieri.

"La complessità del periodo e la necessità di affrontare la nuova fase storica di transizione ecologica - ha detto Carlo Petrini, il, fondatore di Slow Food e presidente dell'Università di Pollenzo - richiedono la capacità di saper stringere alleanze tra diversi campi del sapere. È finito il tempo della competizione che a lungo ha contraddistinto anche il mondo accademico. Grazie a questa collaborazione riusciremo a fornire alle giovani generazioni gli strumenti per diventare protagonisti del cambiamento e della creazione di sistemi alimentari rispettosi del benessere nostro e di quello del pianeta". (ANSA).









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