Il ricordo/Lubian, sportivo sul campo e fuori 

«Vittorio, ti dico grazie per esserci stato»

Bolzano. Da Luigi Spagnolli, già sindaco di Bolzano ma soprattutto persona da sempre attiva nel mondo dello sport, riceviamo una lettera sulle recenti scomparse di importanti personaggi storici delle...



Bolzano. Da Luigi Spagnolli, già sindaco di Bolzano ma soprattutto persona da sempre attiva nel mondo dello sport, riceviamo una lettera sulle recenti scomparse di importanti personaggi storici delle discipline sportive altoatesine. Eccola.

«Il giornale ha adeguatamente ricordato, nell'edizione di domenica, in un articolo a firma congiunta di Daniele Magagnin e di Franco Sitton, quattro straordinari personaggi dello sport bolzanino che ci hanno improvvisamente, nel giro di poche ore, lasciato: Luciano Paoli, Mario Rossi, Renato Mazzali e Vittorio Lubian. Meritano tutti la rispettosa e affettuosa riconoscenza di tutti noi per quanto hanno dato alla nostra comunità. Con questo ricordo personale mi soffermo in particolare su Vittorio Lubian, sperando che gli altri tre non me ne vogliano. Con Vittorio, già condòmino, in Via Novacella, a due passi dal vecchio Palaghiaccio (un caso?), di Marcello Ferrari, a sua volta, oltre che Sindaco, Starter internazionale di Atletica Leggera, ho condiviso innumerevoli esperienze di assistenza a eventi sportivi, in particolare nelle diverse edizioni della Maratonina d'Autunno, che dopo una storia ultratrentennale ha chiuso i battenti qualche anno fa, per superati limiti di età del Capo Organizzatore Rino Venturato e del suo team. Funzionava così: Vittorio, responsabile dell'impianto di amplificazione, lo allestiva alla partenza, che non coincideva con l'arrivo, per smontarlo subito dopo il via e rimontarlo in zona traguardo. Il sottoscritto, avendo la funzione di speaker, appena arrivava in zona veniva accalappiato dal Nostro che spiegava come usarlo, ogni volta come fosse la, e come se non l'avessi mai visto, prima. A conclusione della gara, poi, l'impianto veniva ulteriormente spostato in Zona Premiazioni dove, dopo circa 5/6 ore, si concludeva l'evento. Durante questo tempo Vittorio era la mia ombra discreta: lesto a intervenire in caso di problemi, ma anche con attenzioni non richieste, come il portarmi un tè caldo o un panino rifocillante. Sempre sorridente e positivo: un Maestro del Problem Solving e del fare squadra. E alla fine, quando tutti o quasi erano ripartiti, lui era lì a smontare e impacchettare l'impianto, pronto all'uso per la prossima volta: il primo ad arrivare e l'ultimo a tornare a casa, dalla Marta in attesa. Il Volontariato secondo Lubian. Rispetto per Vittorio: e grazie, per esserci stato».

Luigi Spagnolli















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