Una meritatissima pausa per la Dolomiti Energia 

Basket Serie A. Contro la Openjobmetis di Douglas e Scola, l’Aquila ha pagato la stanchezza e le assenze di Maye e Williams. I “numeri” alla sosta: ottava vittoria consecutiva per Brindisi


Federico Casna


Trento. La sconfitta incassata dalla Dolomiti Energia nella serata di domenica contro Varese, sommata alle due recenti subite in Eurocup, macchia leggermente un mese di novembre in cui i bianconeri avevano mostrato i più importanti segnali di crescita. Lo fa quantomeno in termini di risultati, dato che il k.o. con l’Openjobmetis porta l’Aquila Basket alla pausa nazionali, che durerà fino al prossimo 6 dicembre, con più sconfitte che vittorie in campionato (4-5), mentre ha un effetto relativo se si considerano tutti i fattori che hanno condizionato l’ultima partita dei ragazzi di coach Brienza e che possono giustificare in qualche modo il recente calo accusato dalla squadra.

Componente stanchezza

A partire dalla stanchezza accumulata nel recente periodo, considerando che nelle ultime tre settimane sono state addirittura otto le partite disputate dai bianconeri tra campionato ed Eurocup, passando per le assenze fondamentali di Williams e Maye, che oltre a causare problemi in attacco contro una difesa non di prim’ordine (Varese per la prima volta in stagione ha incassato meno di 80 punti in una partita), sicuramente hanno aiutato Varese a trovare anche la via del canestro con molta più facilità in area (16/24 nella partita, mai così alta la percentuale da 2 di un’avversaria in stagione). Se infine si considera la prestazione strabordante di due ex stelle Nba come Luis Scola e Toney Douglas, i cui pianeti, per la prima volta in stagione, si sono allineati proprio sopra alla BLM Group Arena, il gioco è fatto e pare quasi sorprendente che la Dolomiti Energia sia capitolata solo a pochi secondi dall’ultima sirena. Ora per i bianconeri è tempo di una meritata pausa, che terminerà tra due settimane con l’insidiosissima trasferta al Taliercio di Venezia.

I numeri della Serie A

Impazzano i numeri nel decimo turno di Serie A, perché se Trento incassa per la prima volta una sconfitta in casa propria con Varese dopo 5 confronti su 5 in cui aveva solo vinto e se Douglas registra il record personale di 7 triple, sugli altri campi si è fatto anche di meglio. A Bologna ad esempio ha rischiato di rompersi il contatore degli assist, dopo che la Virtus ne ha fatti registrare 27 (record stagionale), di cui ben 14 (record nella storia del club) smazzati dall’immenso Milos Teodosic: quello dietro la schiena, arrivato dopo due finte clamorose, che ha spianato la strada alla tripla di Ricci nel derby ha poi anche spopolato sul web.

A Brindisi l’Happy Casa si è invece presa un pezzo di storia conquistando l’ottava vittoria consecutiva e battendo il precedente record societario di 7, registrato in A2 esattamente quarant’anni fa, mentre Milano, dal canto suo, ha tenuto a ribadire la propria supremazia inanellando la nona in altrettante partite di Serie.

Infine, a Cantù la banda di Pancotto ha impartito 101 punti alla Virtus Roma, registrando la miglior prestazione offensiva della storia del club in campionato da più di due anni a questa parte.

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