Un triste addio a Gozzer Il calcio perde i numeri uno 

Le esequie dell’ex presidente della Figc. Dopo Günther Mair, un male incurabile si è portato via Piergiorgio, che a sua volta fu portiere. L’amico Bottura: «Era stanco, provato dalla malattia»



Trento. Nelle ultime settimane, a poca distanza una dall’altra, il calcio regionale piange due delle sue figure di maggiore rilievo. Pur in ruoli diversi. Prima il “portierone” Günther Mair, punto da alcune vespe che gli hanno provocato uno shock anafilattico letale. Lunedì, a 75 anni, se ne è andato invece Piergiorgio Gozzer, deceduto a causa di un male incurabile che l’ha portato via nel giro di pochi mesi.

In gioventù Gozzer aveva giocato pure lui tra i pali (nella Tridentina). Smessi i guanti, ha allenato e in seguito ha ricoperto per due mandati la carica di presidente del Comitato regionale della Figc, tra il 1992 e il 2000, e quella di consigliere federale della Lega nazionale dilettanti con delega alle Nazionali femminili. Accompagnando le ragazze dell’Italia Under 19, come capo delegazione, alla vittoria degli Europei di categoria nel 2008.

Ieri mattina i funerali di Piergiorgio Gozzer- che lascia nel dolore la moglie Edda, le figlie Monica e Sabrina, i fratelli e i nipoti - al cimitero di Trento, in via Madruzzo. Il rito funebre è stato celebrato da padre Armando Ferrai, cappellano del cimitero, che, riprendendo un pensiero della famiglia, ha detto che «Piergiorgio è stato un uomo dall’animo semplice e umile. Ma pure un altruista, una persona fiera, un tenace lavoratore».

In chiesa Dellai e Rungger

Tra i presenti, Ettore Pellizzari, presidente del Cpa di Trento (Comitato provinciale autonomo), Osvaldo Carbonari, ex presidente del Comitato regionale della stessa Federcalcio, Karl Rungger, già numero uno del Cpa di Bolzano ma pure Italo Leveghi, bondonero doc (sulla montagna di Trento Gozzer aveva una casa dove passava i momenti liberi con la famiglia), Lorenzo Dellai, ex presidente della giunta provinciale di Trento, Tiziano Mellarini, attuale presidente provinciale della Fisi ma che in passato ha ricoperto ruoli di vertice in Figc, e il consigliere regionale Alessandro Savoi.

«Piergiorgio si è speso per la comunità sacrificando anche gli interessi personali – ha sottolineato l’avvocato Paolo Rosa, già giudice sportivo regionale e attualmente collaboratore della Procura federale a Roma – Ha sempre avuto grande rispetto per le istituzioni calcistiche esercitando la sua capacità di rasserenare gli animi, difendendo le varie componenti di questo mondo, arbitri compresi».

La testimonianza di Bottura

Ha detto invece l’amico Romano Bottura, in passato collaboratore del Comitato regionale della Figc: «Mi legano a Piergiorgio tanti ricordi, il periodo in cui era selezionatore delle rappresentative regionali, le vittorie e le sconfitte. Era rispettoso di tutti, un uomo empatico. Tra le sue qualità, quella di accettare i verdetti del campo. L’ho sentito per l’ultima volta al telefono una settimana fa. Era stanco, provato dalla malattia – ha concluso Bottura –. È stato un grande amico».

Al termine della cerimonia funebre la salma è stata avviata verso la cremazione. PA.PI.

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