Trento, Pagniello si accasa al Derthona

Calcio. Ennesima puntata della telenovela gialloblù: il presidente ha già piazzato in Piemonte il suo tecnico Longhi



TRENTO. Morris Pagniello, presidente del Trento, e il Derthona, nobile decaduta del calcio italiano (come del resto la squadra gialloblù), che c'azzeccano? Più di quanto si possa pensare.

La notizia, riportata nei giorni scorsi da diversi siti d'informazione calcistica e non della provincia di Alessandria (ilpiccolo.net, novionline.net, piemonteingol.it, radiogold.it e alessandrianews.it), trova sostanziali conferme nelle parole dei colleghi che quotidianamente seguono le sorti della squadra di Tortona. Impossibile contattare telefonicamente Pagniello, il cui cellulare ieri è squillato a vuoto per tutta la giornata, ma dal Piemonte raccontano che l'italo – australiano, da un paio di mesi al vertice (ma senza possedere alcuna quota) della società di via Sanseverino, è intenzionato ad avviare una seria collaborazione con il Derthona. Come? La sua intenzione sarebbe quella di aprire una sede della propria accademia calcistica proprio nel centro piemontese, utilizzando logistica e strutture del Derthona Calcio al quale avrebbe proposto anche l'ingaggio di due calciatori stranieri.

Ma non è tutto qui: da una settimana sulla panchina della squadra alessandrina siede Raul Longhi, uomo di fiducia di Pagniello e colui il quale avrebbe dovuto essere prima il direttore tecnico e poi l'allenatore (quando l'esonero di Orsini sembrava cosa fatta, l'allenatore argentino era in pole position per sostituirlo) del Trento. Una coincidenza incredibile oppure il manager italo – australiano è seriamente intenzionato ad investire anche nel Derthona, una società che versa in gravi difficoltà economiche e che sta facendo i salti mortali per affrontare il torneo di serie D? Come primo passo, Pagniello ha convinto il presidente Flavio Tonetto ad affidare la prima squadra a Longhi.

Sino ad oggi, e questa è una certezza, Pagniello non ha acquisito quote di proprietà del sodalizio piemontese, ma non è da escludere che possa farlo nel corso delle prossime settimane. Martedì scorso, nell'intervista rilasciata al Trentino, il presidente aquilotto ha confermato la propria volontà di proseguire l'avventura in seno alla società aquilotta nonostante l'addio di Petrollini, ovvero la persona che aveva convinto Pagniello a sposare la causa del Trento.

Gli arrivi di Perrone e Di Dio, diventati ormai punti fermi della squadra di Orsini, e i prossimi innesti del canadese Riggi e dell'australiano Konyit, per i quali si attende il via libera di Roma, sono stati il biglietto da visita di Pagniello nel capoluogo. Mica poco, per carità, ma adesso che succederà? (d.l.)

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