L'INTERVISTA daniele ferri marini ac trento 

«Sono rientrato dopo l’ infortunio e subito due gol» 

Dopo due mesi di stop. La punta di diamante dell’attacco gialloblù è risceso in campo dopo quasi due mesi di stop per problemi muscolari «Trento? Città bellissima, io e la mia famiglia ci troviamo alla grande»



Trento. Due gol ed un assist in una partita e mezza: questo lo score di Daniele Ferri Marini, fino ad ora, in questa stagione. Arrivato come punta di diamante dell’attacco gialloblù a fine luglio, il fantasista aretino classe 1990, dopo l’esordio con la maglia gialloblù contro l’Ambrosiana, è stato costretto a rimanere ai box per quasi due mesi a causa di un problema muscolare, ma al ritorno in campo contro il Mestre ha subito lasciato il segno.

La scorsa domenica è arrivata la prima sconfitta stagionale, ma al contempo sei tornato in campo e sei stato subito protagonista con una doppietta, che partita è stata quella di Mestre?

Personalmente, rientrando dopo un brutto infortunio, segnare una doppietta è stato inaspettato, era quello che avrei voluto fare, rientrare nel migliore dei modi. Però chiaramente mi dispiace a livello di squadra, perché abbiamo fatto un bel secondo tempo ma non siamo riusciti a portare a casa punti.

Per i due gol c’è stata una dedica particolare?

Li dedico alla mia famiglia che mi ha supportato in questo momento difficile, perché non sono abituato stare fuori. Quindi li ho dedicati a loro e tutti quelli che mi sono stati vicini: la società e soprattutto i fisioterapisti che mi hanno aiutato a tornare in campo il prima possibile.

Come hai vissuto questo periodo lontano dal campo?

Non è stato facile, dover stare lontani dal campo per un giocatore è la cosa più brutta, perché vedi i tuoi compagni allenarsi e giocare ma non puoi dargli una mano. Gli infortuni sono la cosa peggiore, ma è importante stare bene con la testa perché bisogna essere pronti quando si rientra.

Per venire a Trento hai rifiutato diverse offerte dalla serie C, come ti sei trovato in questi mesi?

Io e la mia famiglia ci siamo sistemati benissimo, Trento è una città bellissima quindi ci troviamo alla grande. Avevo molte richieste dalla serie C, ma mi ha colpito subito il progetto e la volontà della società e del mister di provare a vincere questo campionato.

Il tuo soprannome è “Zanzara”, perché?

Nasce da quando avevo 16 anni a Sansepolcro nel settore giovanile e i compagni mi chiamavano “zanzara” perché ero il più piccolo e davo noia a tutti gli avversari, in campo e fuori.

Qual è stata la gara più bella della tua carriera finora?

Sono stato fortunato, perché ne ho giocate tante molto belle. In particolare mi ricordo i due gol della promozione a Perugia che ci hanno portato in serie C1 (Fano-Perugia 1-3, ndr), ma ce ne sono state altre. Spero a maggio di avere una nuova partita più bella da ricordare.

L’anno scorso hai giocato nel girone C della serie C, un raggruppamento a dir poco difficile e caldo, com’è stato?

Quel girone più che una serie C sembrava una “B2”, perché c’erano squadre come Bari, Catanzaro, Avellino, Ternana, Catania e Reggina, piazze caldissime. E’ stata un’esperienza molto positiva, peccato che si sia interrotta a febbraio a causa del Covid: eravamo quarti in classifica e poi si è ripreso direttamente con i playoff, che non ho disputato perché non ho trovato l’accordo con la società per il prolungamento.

Chi è Daniele Ferri Marini fuori dal campo? Cosa ti piace fare?

Mi piace stare con la famiglia e con gli amici. Mi piace molto lo sport, seguo il calcio e il basket, sono un grande appassionato, ma mi piacciono anche altri sport. L.D.D













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