IL CAMPIONE

Sinner: “Da piccolo vincevo solo nello sci. La racchetta era troppo pesante”

Il 19enne di San Candido: “Nel tennis la testa conta più di tutto. Non guardo la classifica, l'importante è giocare tante partite"



BOLZANO. "Il tennis è la cosa più importante della mia vita dopo la famiglia e gli amici. L'elemento principale è sempre la passione per lo sport. È fondamentale la voglia di porsi un obiettivo ogni giorno, fin da quando ti svegli, mettendo in conto i momenti difficili. Se ti piace davvero lo sport che fai superi qualsiasi periodo duro. Considerando le percentuali nel tennis la testa vale anche per il 70%, conta più di tutto il resto. Poi per il 20% c'è il fisico, i colpi invece per il 10%": parola di Jannik Sinner. Il tennista altoatesino si è raccontato a Sky Sport.

Dagli inizi fino all'exploit di quest'anno con la vittoria a Sofia del primo torneo Atp in carriera e gli obiettivi per il 2021, con la speranza che sia "una stagione normale".

Dall'infanzia tra tennis e sci ("da piccolo non riuscivo a tirare la palla dall'altra parte, nemmeno a tenere la racchetta in mano perché era troppo pesante per me" - racconta - Il tennis mi piace di più, anche perché da piccolo vincevo tanto nello sci e mai nel tennis, la cosa mi dava fastidio..."), alla speranza di un 2021 "normale": "Non mi piace guardare la classifica - le parole di Sinner - la cosa più importante è di giocare tante partite, spero di farne almeno 60", sottolinea il 19enne di San Candido.













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