Severa lezione al PalaDozza L’Aquila torna nel suo tunnel 

Pesante sconfitta a Bologna. Sul parquet della Fortitudo alla  squadra di coach Brienza non bastano il rientro di Craft e la prestazione finalmente confortante di George King (19 punti) per contenere lo strapotere di Aradori e compagni. Mercoledì è dentro o fuori in Eurocup 


Federico Fuiano


Vola basso, bassissimo, l’Aquila Basket che, nell’anticipo della dodicesima giornata di campionato, perde in maniera netta al cospetto di una delle formazioni più vincenti della pallacanestro italiana. Ieri sera al mitico PalaDozza a volare in alto è stata infatti l’aquila della Fortitudo, che ha dominato dall’inizio alla fine infliggendo una lezione severissima alla formazione del capoluogo (93-68). La compagine felsinea ha comandato la sfida sin dai primissimi possessi, senza lasciare scampo a una Dolomiti Energia che non ha confermato i passi in avanti mostrati nell’ultima giornata e che anzi ha palesato in maniera inquietante quei limiti che hanno caratterizzato gran parte della sua stagione.

King batte un colpo

Significativo in questo senso è il fatto che il migliore in campo per la Dolomiti Energia sia stato un giocatore, George King (miglior realizzatore con 19 punti), che nelle ultime settimane era finito ai margini delle rotazioni. Nel complesso si tratta di un risultato pesantissimo per la formazione bianconera, che ferma la sua corsa verso la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia e che non si presenta nelle condizioni ideali alla sfida (spareggio) di Eurocup di mercoledì sera contro i polacchi dell’Arka Gdynia. Per quanto riguarda il campionato, nel prossimo turno gli uomini di Brienza saranno di scena ancora una volta nell’anticipo del sabato e ospiteranno la Virtus Roma alla Blm Group Arena.

L’andazzo della serata lo si comprende subito. Sospinta dal suo pubblico incandescente, infatti, la Fortitudo prova subito a mettere le cose in chiaro e segna a ripetizione dell’arco. La Dolomiti Energia non riesce a scuotersi e i canestri della distanza di Robertson (miglior realizzatore alla fine con 21 punti) e la schiacciata di Sims firmano il 13-2 su cui Brienza decide di chiamare il primo timeout a sua disposizione.

Bologna +18 dopo 7’

Chi prova a svegliare la Dolomiti Energia è l’uomo meno atteso, King, che realizza dall’arco, ma la musica non cambia e i felsinei raggiungono addirittura il +18 dopo soli 7 minuti di gioco. La Fortitudo non sbaglia praticamente mai e nemmeno l’ingresso in campo del rientrante Craft impedisce ai padroni di casa di chiudere il primo quarto sul 30-13.

Non basta il rientro di Craft

La mano del playmaker statunitense è tangibile però al rientro sul parquet e Trento si riporta una giocata dopo l’altra sul 33-26. Esauritosi l’impatto del giocatore dell’Ohio, però, la Dolomiti Energia ricomincia a faticare sotto tutti i punti di vista e i padroni di casa piazzano un altro parziale che vale il 50-32 con cui si arriva all’intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia, Aradori e Sims dilatano il vantaggio delle “Effe” fino addirittura al + 25 (59-34). Nemmeno il timeout di un indemoniato coach Nicola Brienza riesce a destare una squadra che non sembra essere tale e che all’interno della quale, incredibilmente, l’unico a dare risposte convincenti è George King. I padroni di casa, infatti, non abbassano il livello del loro gioco e continuano a dominare incontrastati fino al 93-68 finale.

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