L’evento

Predazzo, ecco i cerchi Olimpici per Milano-Cortina 2026

Il mondo della politica ha incontrato quello dello sport per presentare il simbolo dell’avventura Olimpica che verrà ospitata anche da Predazzo 



TRENTO. Sono stati "svelati" all'ingresso del paese di Predazzo i cinque cerchi olimpici, in vista delle olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Nell’incontro il connubio tra politica e sport, ha presentato al pubblico i Cerchi Olimpici. 

Erano presenti all'evento il sindaco di Predazzo Paolo Boninsegna, la sindaca di Tesero Elena Ceschini, la vicepresidente della Provincia di Trento Francesca Gerosa, l'ad di Trentino marketing Maurizio Rossini, la segretaria generale del Comitato Nordik ski Val di Fiemme Cristina Bellante, il coordinatore del Coordinamento olimpico provinciale Tito Giovannini e il commissario del Governo Giuseppe Petronzi.

Al momento dello svelamento si sono uniti alla vicepresidente della Provincia di Trento e al sindaco di Predazzo gli atleti delle Fiamme Gialle Nicole Monsorno e il bronzo olimpico a Vancouver Alessandro Pittin. 













Scuola & Ricerca

territorio

“NonAdventures”: una valle raccontata dai ragazzi. Emozioni e sfide nella finalissima di Cles

Oltre 400 alunni coinvolti, con 80 finalisti che si sono sfidati tra quiz e prove di abilità, dimostrando passione e conoscenza del territorio. A vincere il trofeo, ideato dall’artista Andrea Borga, l’Istituto di Taio-Coredo. Un’iniziativa corale che ha unito istituzioni, scuole e operatori turistici, coordinata da Luca Paternoster e promossa dalla Comunità della Val di Non, ApT e Piani Giovani

In primo piano

i racconti

Montagna maestra di vita: i percorsi interiori di Compagnoni e Rébuffat

Due grandi personaggi, Deborah Compagnoni e Gaston Rébuffat, raccontano la montagna come luogo di formazione, sfida e riflessione. La prima attraverso i ricordi dell’infanzia e la carriera di campionessa, il secondo lungo le pareti delle Alpi e nei pensieri di un’esistenza in cordata. Due visioni diverse e complementari di una montagna che forgia, educa e accompagna per tutta la vita


di Daniele Peretti