Napoli e Milan, pari spettacolare
Serie A. Il Genoa centra il primo successo dalla ripresa del torneo, salendo al quart’ultimo posto: Spal battuta 2-0 e sempre più ultima La Sampdoria passa per 3-1 sul campo dell’Udinese. Parma e Fiorentina agganciano Verona e Bologna nel recupero. Cagliari-Lecce finisce 0-0
napoli. La prima di Gattuso contro il Milan si risolve in un pareggio che lascia invariata la situazione della classifica nella zona Europa League. Al San Paolo il Napoli non va oltre il 2-2 contro la formazione rossonera e il distacco tra le due squadre resta di due punti a vantaggio di Insigne e compagni.
Nel posticipo della trentaduesima giornata di Serie A si sfidano due tra i tridenti più in forma del campionato: Insigne, Mertens e Callejon hanno segnato insieme 18 reti fino a questo momento, due in meno rispetto al trio rossonero composto da Calhanoglu, Ibrahimovic e Rebic. Eppure il primo tempo di Napoli-Milan è deciso dai gol di due terzini: Theo Hernandez e Di Lorenzo. Al 20’ il Milan sblocca il risultato: Rebic serve un pallone con il contagiro per Theo Hernandez che in chiusura sul secondo palo piega le mani di Ospina e firma l’1-0 per i rossoneri. Ma la risposta del Napoli non si fa attendere: al 34’, sugli sviluppi di un calcio piazzato, Donnarumma manca l’intervento e permette a Di Lorenzo di appoggiare in rete a porta sguarnita per il pari napoletano. Ma la serata non positiva per il giovane portiere rossonero non è finita. Al 61’ il Napoli si affida alla vecchia guardia per il nuovo vantaggio: Callejon crossa per Mertens che con la complicità di una deviazione di Romagnoli trova la traiettoria velenosa che inganna Donnarumma.
Ma il Milan è vivo, non si arrende e lo dimostra al 71’: Maksimovic stende Bonaventura in area, La Penna concede il rigore e Kessie dagli undici metri non sbaglia, batte Ospina e sigla il 2-2. Nel finale il Milan resta in dieci uomini per l’espulsione con doppio giallo di Saelemaekers. Il Napoli prova l’assedio nei minuti di recupero ma il risultato non cambia.
Il Genoa conquista tre punti vitali per la salvezza e affossa la Spal nel trentaduesimo turno di Serie A. Uno degli incontri più rilevanti per non retrocedere parla rossoblu: al Marassi vittoria per 2-0 degli uomini di Nicola che volano a quota 30 punti. Decidono la gara, tra prima e seconda frazione, un gol dell’intramontabile Goran Pandev e la perla su punizione di Lasse Schone. Sempre più giù la Spal, alla quale manca solamente l’aritmetica per certificare una ormai più che probabile retrocessione in serie B. IInsperato pareggio per il Parma contro il Bologna nel derby emiliano: è 2-2 con Kurtic e Inglese che riacciuffano con due gol a tempo scaduto i felsinei, che nel primo tempo si erano portati avanti con Danilo e Soriano già nel primo quarto d’ora. Brutta delusione per la squadra di Mihajlovic,ieri in tribuna per via della squalifica, che stecca nel secondo derby emiliano consecutivo. Può gioire invece D’Aversa che raggiunge quota 40 punti e mette fine all’emorragia di sconfitte. La Fiorentina evita una sconfitta casalinga che sarebbe stata pesantissima in termini di classifica trovando con Cutrone il pari al 96’. Il Verona, da parte sua, può solo mangiarsi le mani per la seconda occasione d’oro clamorosa di portare a casa i tre punti esterni dopo quella di Reggio Emilia contro il Sassuolo quattro turni fa. Il dispiacere al fischio finale di Ivan Juric in panchina raccontano più di ogni altra cosa il rammarico degli ospiti. Il vantaggio del Verona arriva dopo un predominio territoriale dei gialloblù nei primi 15’, testimoniato ad esempio dai cinque corner a zero degli uomini di Juric. L’assist perfetto di Ambrabat per Faraoni, che sfila alle spalle di tutta la difesa viola, evidenzia tutti i limiti della formazione di casa, con il numero 5 ospite che in mezza girata batte imparabilmente Dragowski. Il primo segnale dei gigliati dalle parti di Silvestri solo al 35’ quando Kouame da fuori area vede il suo tiro sorvolare la traversa, così come 1’ dopo ha la stessa sorte una conclusione di Castrovilli. Dopo l’intervallo Beppe Iachini stravolge la propria linea offensiva: fuori Ribery e Sottil, dentro Chiesa e Cutrone. L’incidenza dei subentrati viola è di fatto nulla perchè se Chiesa non si fa notare per niente, Cutrone è goffo nel tentativo di colpo di testa a metà secondo tempo su cross di Lirola, e così alla fine Iachini prova il tutto per tutto inserendo anche Vlahovic. Giunge così al 96’ il pareggio finale di Cutrone su assist di Chiesa, con la panchina viola che esplode di gioia e con i dirigenti gigliati in tribuna che tirano un sospiro di sollievo.