Napoli-Barça, botta e risposta La Juventus riparte da Lione 

Calcio, Champions League. Nell’andata degli ottavi partenopei in vantaggio con Mertens, pareggia Griezmann In Francia 2.000 tifosi bianconeri: i sindaci di due Comuni avevano chiesto di fermarli per i rischi legati al Coronavirus



Napoli. Un bel Napoli tiene testa al Barcellona nel primo atto degli ottavi di Champions, passando in vantaggio con Mertens alla mezzora del primo tempo e subendo l’1-1 di Griezmann nella ripresa, praticamente nell’unica occasione concessa. Peccato, perché la tattica studiata da mister Gattuso - tamponare le folate avversarie e ripartire con veloci contropiede - si è rivelata la scelta giusta.

La prima volta di Leo Messi al San Paolo merita uno stadio quasi pieno. A rompere il ghiaccio è proprio l’argentino, al 9’, con una conclusione alta sulla traversa. Replica Mertens, tiro debole e Ter Stegen blocca, ma il belga era in fuorigioco. I catalani tengono l’iniziativa, ma le ripartenze azzurre sono veloci, con il trio di “piccoli” Mertens-Insigne-Callejon. Il Napoli è attento e cortissimo, a presidio della propria area, per non concedere spazi. Ed al 30’ nasce l’1-0: Zielinski ruba palla a Junior Firpo al vertice dell’area blaugrana e serve Mertens che, con un destro potente e preciso, batte Ter Stegen. Dopo il vantaggio, il Napoli accentua la pressione ed al 42’ Manolas, servito da Callejon, sfiora il 2-0 da posizione ravvicinata.

Si riparte senza cambi. Busquets abbatte Mertens ed è ammonito, salterà il ritorno. L’autore del gol prova a restare in campo, ma dopo qualche minuto deve arrendersi al dolore. Al suo posto entra Milik. Cambia anche il Barcellona: all’11’ fuori uno spento Rakitic per Arthur. Un minuto dopo i catalani pareggiano, punendo la prima distrazione difensiva del Napoli: il filtrante di Busquets sorprende Mario Rui e, sul filo del fuorigioco, Semedo serve Griezmann che da posizione centrale non sbaglia. Ma il Napoli non perde fiducia e Insigne impegna Ter Stegen. Al 18’ grandissima occasione anche per Callejon, che calcia sul portiere avversario in uscita. Il Barcellona è pericoloso con una conclusione di Messi, deviata in angolo da Maksimovic. Un’accelerazione in area di Messi spaventa il San Paolo, ma viene murato. Nel finale viene espulso Vidal per doppia ammonizione, dopo un testa a testa con Mario Rui. Un’altra assenza pesante nelle file del Barcellona in vista del ritorno del 18 marzo. Il Napoli chiude in avanti, ma il risultato non cambia.

Nell’altro match d’andata degli ottavi di finale di ieri sera il Chelsea è stato sconfitto 3-0 dal Bayern Monaco (51’ e 54’ Gnabry, 76’ Lewandowski).

Oggi Lione-Juventus

La Champions League resta un sogno, Lione la prima tappa per avvicinarsi a renderlo più concreto. Maurizio Sarri scarica la responsabilità dalle spalle della sua squadra, attesa dai francesi nell’andata degli ottavi di finale della massima competizione europea in cui il club bianconero insegue la vittoria dal 1996. «Sento più il peso della responsabilità in Italia perché lì abbiamo l’obbligo di centrare gli obiettivi - racconta il tecnico bianconero -. In Europa siamo tra le 10-12 squadre che coltivano questo sogno-obiettivo che in questo momento, per il calcio italiano, è difficilissimo. Vent’anni fa il nostro calcio era leader, poi altre nazioni ci hanno sorpassato. È un sogno: se viene coronato è estasi, altrimenti sarà stato un bel viaggio».

Contro la squadra di Garcia, che come sottolinea Bonucci «conosce bene la Juventus», il tecnico si aspetta una prestazione maiuscola, necessaria per tornare in Italia avendo ipotecato il passaggio del turno: «Serve una prestazione di grande livello altrimenti il risultato non può arrivare. Quest’anno l’unico difetto che il Lione ha avuto è statala discontinuità, ma domani (oggi, ndr) faranno bene».

Inizia dunque il periodo più importante della stagione, con la consapevolezza di avere Ronaldo in forma smagliante: «I numeri parlano chiaro, va a segno da 11 partite consecutive. È un giocatore trainante, sta bene sotto tutti i punti di vista: quando gioca con entusiasmo e con la gamba giusta è un trascinatore anche per l'allenamento, per i compagni».

A Lione ci saranno oltre 2000 tifosi bianconeri, nonostante la richiesta dei sindaci di Décines e Charpieu, i Comuni dell'hinterland lionese dove ha sede il nuovo stadio, di bloccare l’arrivo degli italiani. Richiesta demolita dal buon senso di Sarri: «Il Coronavirus è un problema europeo: in Italia abbiamo fatto 3500 tamponi e abbiamo un certo numero di positivi. In Francia ne sono stati fatti 300. Se ne avessero fatti 3.000, magari sarebbe risultato lo stesso numero positivi nostri. È un problema europeo, i nostri tifosi hanno diritto di essere qui».













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