Mosna: «Fiducia nei giocatori e nello staff tecnico»

Trento. Alzi la mano chi se lo sarebbe aspettato. Chi ha mai pensato che dopo sei partite l’Itas Trentino avrebbe ottenuto il poco invidiabile score di due vittorie e quattro sconfitte? Chi avrebbe...


Paolo Trentini


Trento. Alzi la mano chi se lo sarebbe aspettato. Chi ha mai pensato che dopo sei partite l’Itas Trentino avrebbe ottenuto il poco invidiabile score di due vittorie e quattro sconfitte? Chi avrebbe mai scommesso che, dopo un mercato estivo dai fuochi d’artificio e dai nomi altisonanti, Trento si sarebbe ritrovata in nona posizione in classifica, con soli sette punti su 18 e a 14 lunghezze di distanza dalla capolista Perugia, che sinora non ha lasciato per strada nemmeno un set. Un avvio del genere era francamente poco immaginabile anche dal più pessimista e menagramo dei tifosi. Eppure è così. Difficile trovare un unico colpevole o un difetto macroscopico, anche perché spesso Giannelli e compagni hanno evidenziato diversi aspetti negativi, magari subito dopo una giocata o un set di livello assoluto. Una volta è mancata la difesa, altre la ricezione, contro Perugia e Verona si sono commessi troppi errori gratuiti e domenica scorsa si è spenta la luce nel quarto set.

Allo stesso modo il patron Diego Mosna non riesce a spiegarsi i motivi di questo inizio stentato: «Non me l’aspattavo nemmeno io - ammette - e, anche se è comprensibile qualche difficoltà iniziale in una squadra nuova, non possiamo fare altro che prendere atto di una situazione complicata. Non so nemmeno io darmi una spiegazione, è disarmante ma è così. La squadra è ottima, lo staff tecnico e quello medico pure, ma accadono sempre dei momenti indefinibili che segnano a sfavore le nostre partite. A caldo dopo due sconfitte consecutive è difficile parlare, bisogna prendersi un po’ di tempo e di lucidità per cercare di capire cosa è successo, cosa sta succedendo e poi prendere eventualmente delle decisioni. Agire ora sarebbe prematuro e deleterio, l’importante è che società e squadra in questo momento siano compatti, ogni valutazione si farà a tempo debito».

Meglio attendere, insomma, lasciare che i giocatori rimangano concentrati, trovino al loro interno la forza per uscire dal momento difficile e in seguito analizzare la situazione con calma, anche perché ora la squadra si trova in Svizzera dove da domani affronterà il preliminare di Champions League e deve farlo con la massima tranquillità possibile per centrare l’obiettivo prefissato. «Non ho parlato con i ragazzi - prosegue Mosna - e non era possibile farlo. Sono partiti tre giorni fa da Trento, torneranno venerdì sera e ripartiranno nuovamente sabato mattina, è di fatto impossibile pensare di parlare loro questa settimana ed è molto complicato fare qualsiasi cosa. Ci sono due partite molto importanti nei prossimi giorni contro Amriswil e Dinamo Mosca e vediamo cosa succede, in questo momento devono stare compatti, poi nel caso parleremo tutti assieme. Ora dobbiamo lasciarli tranquilli, lasciarli pensare giorno per giorno a cosa fare e affrontare gli avversari con il miglior piglio possibile. La fiducia della dirigenza nella squadra e nello staff era, è e rimane altissima, e non potrebbe essere altrimenti. In un momento come questo dobbiamo stare tutti vicini e non perderci d’animo».

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