“Lulù” Alaphilippe molla tutti e si veste con i colori dell’iride

Imola. Uno sguardo alle spalle per assicurarsi di non avere rivali, il sorriso e le braccia al cielo per il traguardo in solitaria nell’Autodromo di Imola. Si chiudono con il trionfo di Julian...



Imola. Uno sguardo alle spalle per assicurarsi di non avere rivali, il sorriso e le braccia al cielo per il traguardo in solitaria nell’Autodromo di Imola. Si chiudono con il trionfo di Julian Alaphilippe nella prova elite maschile in linea i Mondiali di ciclismo del 2020.

Si interrompe la maledizione per la Francia, a secco di ori da quello del 1997 conquistato da Laurent Brochard, con uno straordinario Alaphilippe, protagonista assoluto al termine dei 258.2 chilometri odierni, corsi su un tracciato di 28.8 km, effettuato nove volte, con 5000 metri di dislivello tra le colline del bolognese e del ravennate. Ed è proprio sull’ultima salita di Gallisterna che il transalpino ha dimostrato di averne più di tutti: lo spunto è quello giusto, il quintetto inseguitore non tiene il passo e l’altro grande favorito Wout van Aert si deve accontentare dell’argento nella volata finale. Va allo svizzero Marc Hirschi il bronzo, amaro in bocca per il polacco Michal Kwiatkowski e il danese Jakob Fulgsang mentre il migliore degli azzurri è Damiano Caruso con il decimo posto.

L’intervista

«È un sogno che si avvera. Ci sono sempre andato vicino ma non sono mai salito sul podio. Voglio ringraziare i miei compagni, il mio allenatore e tutti coloro che hanno creduto in me». Così Julian Alaphilippe dopo l’oro nella prova in linea maschile ai Mondiali di ciclismo 2020 di Imola. Il francese non ha trattenuto le lacrime, dedicando il trionfo anche alla sua famiglia, colpita qualche mese fa dalla perdita di Jacques (suo padre). «Ho un pensiero per tutti loro» conclude il neo campione del mondo.

«La gara è diventata sempre più dura. Abbiamo provato a fare qualcosa ma non abbiamo rimpianti, siamo arrivati stremati», ha spiegato Damiano Caruso, il migliore, come detto, degli azzurri

L’ordine d’arrivo

1. Julian Alaphilippe (Fra) in 6’h38’34” 2. Wout van Aert (Bel) a 24” 3. Marc Hirschi (Sui) st 4. Michal Kwiatkowski (Pol) st 5. Jakob Fuglsang (Den) st 6. Primoz Roglic (Slo) st 7. Michael Mattews (Aus) a 53” 8. Alejandro Valverde (Esp) st 9. Maximilian Schachmann (Ger) st 10. Damiano Caruso (Ita) st 15. Vincenzo Nibali (Ita) a 57” 18. Alberto Bettiol (Ita) a 1’34” 23. Fausto Masnada (Ita) st 43. Giovanni Visconti (Ita) a 10’32” 47. Diego Ulissi (Ita) st 57. Andrea Bagioli (Ita) a 15’27”.













Scuola & Ricerca

In primo piano