lombardia 1978, moser e la rivincita mondiale

Sabato 7 ottobre 1978. Si corre il Giro di Lombardia. Per alcuni corridori la “classica delle foglie morte” è una rivincita del campionato mondiale di un mese e mezzo prima corso sul circuito del...



Sabato 7 ottobre 1978. Si corre il Giro di Lombardia. Per alcuni corridori la “classica delle foglie morte” è una rivincita del campionato mondiale di un mese e mezzo prima corso sul circuito del Nurburgring. Tra questi corridori c’è Francesco Moser, intenzionato a cancellare il ricordo ancora fresco di una maglia iridata persa allo sprint con l’olandese Gerrie Knetemann in una volata che ripetuta dieci, cento, mille volte probabilmente avrebbe avuto un esito differente.

Rispetto alla pioggia battente del Mondiale di fine agosto, il Lombardia si corre con il sole. Francesco Moser è tra i favoriti. A metà settembre aveva vinto il Giro del Lazio davanti allo svedese Bernt Johansson. Il trentino aveva replicato il successo dell’anno prima quando, nella sua scia, avevano concluso Gimondi, Saronni, Bitossi e Baronchelli.

A Roma, nel Giro del Lazio del 1978, Moser non aveva tolto le mani dal manubrio della sua bici nemmeno dopo aver superato la linea di arrivo. L’incubo del Mondiale era ancora vivo. In Germania era convinto di aver superato Knetemann. Quando era pronto al gesto di esultanza, l’olandese era ancora impegnato nello sprint. Il colpo di reni aveva fatto la differenza, relegando al secondo gradino del podio (e ad un’amarissima medaglia d’argento) il fuoriclasse di Palù di Giovo.

Il Lombardia del 1978 lo corre anche Bernard Hinault. In primavera ha vinto la Vuelta di Spagna. In estate ha conquistato il primo dei suoi cinque Tour de France. Il bretone è forte anche nelle corse di un giorno. Lo dimostrano le vittorie alla Gand-Wewelgem e alla Liegi-Bastogne-Liegi del 1977.

Hinault e Moser hanno il pronostico dalla loro parte. In palio c’è anche il Superprestige, una sorta di campionato del mondo a punti. Il trentino e il bretone sono distanziati di una manciata di punti. Insomma, chi vince a Como vince anche il Superprestige. Sul Lungolario Trento si presenta un gruppetto di otto corridori. È volata. Moser è il più veloce. Alle sue spalle concludono Johansson, Hinault, Panizza, Vandi, Baronchelli, Zoetemelk e Ceruti. Moser vince per la seconda volta il Lombardia. Tre anni prima sotto la pioggia. Tre anni dopo in una giornata il sole. Sul podio del Mondiale al Nürburgring non era riuscito ad accennare una smorfia che, vagamente, assomigliasse a un sorriso. Sul podio del Lombardia il suo sorriso è solare.

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