«Lo stop definitivo ai tornei è una delle ipotesi sul tavolo»

Trento. Presidente Ettore Pellizzari, rispetto ad una settimana fa cosa è cambiato. Nelle “stanze dei bottoni” della Lega Nazionale Dilettanti si muove qualcosa?“No e non potrebbe essere altrimenti....



Trento. Presidente Ettore Pellizzari, rispetto ad una settimana fa cosa è cambiato. Nelle “stanze dei bottoni” della Lega Nazionale Dilettanti si muove qualcosa?

“No e non potrebbe essere altrimenti. Ribadisco quanto ho già detto più volte: la situazione è in continuo divenire e, dunque, fare previsioni in questo momento risulta impossibile e il rischio di smentita è immediato. Meglio, dunque, aspettare”.

Quali sono le tempistiche? Ci spieghiamo: la Lega Nazionale Dilettanti si è data un tempo massimo per assumere delle decisioni?

“Utilizzo una metafora calcistica. Il 3 aprile terminerà il primo tempo di questa difficilissima partita che tutto il paese sta affrontando e vi sarà anche una “ripresa”, che durerà probabilmente un altro paio di settimane. Ecco, dopo la metà di aprile capiremo se serviranno i tempi supplementari: credo che attorno al 18-19 aprile verrà presa una decisione, in un senso o nell’altro”.

C’è la concreta possibilità che venga decretata la chiusura dell’attività in via definitiva?

“È una delle ipotesi, sicuramente. Negarlo sarebbe sbagliato, anche se la Lega Nazionale Dilettanti farà di tutto per portare alla conclusione i campionati, ovviamente se vi saranno tutte, sottolineo tutte, le condizioni per farlo”.

Se i campionati dovessero essere dichiarati conclusi, quali potrebbero essere le decisioni? Si ragionerà in base all’attuale classifica, ma c’è anche chi parla di “neutralizzazione” dei tornei. Ovvero: a settembre si ripartirà con i medesimi campionati di adesso.

“Al momento è impossibile dirlo. La Lega Nazionale Dilettanti emetterà un provvedimento “quadro”, all’interno del quale i vari Comitati avranno una certa autonomia d’azione. Mi spiego: qualche realtà, magari, riuscirà a portare alla fine i campionati, altre, invece, dovranno assumere decisioni diverse”.

Il campionato d’Eccellenza, pur rientrando sotto la direzione dei comitati regionali (e provinciali, nel caso del Trentino Alto Adige), ha anche una valenza nazionale, visto che promozioni e retrocessioni sono scollegate al torneo di serie D.

“Infatti, per la gestione dei tornei d’Eccellenza bisognerà, come facciamo tuttora del resto, collaborare con il Dipartimento Interregionale, perché gli interessi non sono solo regionali”.

Non potrebbe essere questo il momento della riforma paventata nelle scorse settimane? Ovvero: due gironi d’Eccellenza, uno trentino e uno altoatesino, con una o due promozioni nella categoria superiore. I due comitati, in fin dei conti, hanno mostrato qualche problemino ad andare d’accordo.

“È un’idea che abbiamo avuto qualche anno fa, ma tempistica e procedura sono tutt’altro che semplici. Ci sono passaggi precisi da svolgere, serve l’approvazione a livello nazionale e non la vedo come una cosa immediata. Anche se, è innegabile, spesso ci siamo trovati in disaccordo con il Comitato di Bolzano e, recentemente, la cosa è stata sotto gli occhi di tutti”. D.L.













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