La Settaurense attacca ma Nago Torbole resiste 

Il pareggio. Reti inviolate. I ripetuti assalti dei ragazzi di Giovanelli stavolta non fanno risultato L’ammiraglia biancoverde fa trasparire qualche limite: in due tempi mancate tre palle gol



Storo. I ripetuti assalti da parte della Settaurense stavolta non fanno risultato ma solo il minimo di classifica tant'è che lo 0 a 0 di ieri con il Nago Torbole fa trasparire qualche limite considerato che l'ammiraglia biancoverde nell'arco dei due tempi ha mancato almeno tre palle gol. Lo ha fatto nel primo tempo con Rosa e successivamente con il cubano Finales e per ultimo è toccato al nord africano Essoundoussi Kamal spegnere gli ottimismi che la società di Storo si era prefissata nel giorno del ricordo dei suoi tre pilastri (Luigi Scalmazzini e Giovanelli nonché Remo Grassi) ultimamente scomparsi e ricordati con un doveroso silenzio ad inizio partita. Al Grilli il Nago Torbole ha sicuramente rimediato all'infelice prestazione subita solo una settimana fa quando sul proprio campo la squadra era stata trivellata dal Rovereto. “ Sicuramente contro la Settaurense abbiamo migliorato sotto tutti i punti di vista rispetto a quella partita seppur è doveroso riconoscere che loro in questo caso ci hanno pressato a lungo “ avvertiva a fine partita il suo allenatore. Restando sempre su quel versante l'unico sussulto di una certa rilevanza lo aveva evidenziato nei primi 10' minuti quando la giocata di Bertoldi veniva considerata a dimensioni di moviola. Nel frattempo anche la stessa coreografia lungo la tribuna del Grilli fa trasparire incitamenti e interesse su quanto sta avvenendo in campo. Lo fa in maniera elegante soprattutto donna Flavia di Bondo che per il suo Rosa e famiglia al seguito stravede anche perche mai come ora domenica dopo domenica si sta interessando di pallone. Tra le retrovie, comunque, la Settaurense si avvale di alcuni punti solidi tra cui Rubin Hoxa e Nicolas Ronchini che assieme allo stesso Rosa sanno senza tanto soccombere tenere sotto costante controllo gli avanti biancocelesti visto e considerato che il portiere Gioele Tabarelli nell'arco dei due tempi non si è mai sporcato nemmeno i guantoni. Bene anche Riccardo Beltrami la cui eleganza nel toccare palla risulta , rispetto adtre volte, non remunerativa. Nell'arco dei primi 45' minuti Nicola Andreoli,peraltro spesso pressato, poteva usufruire di un possibile calcio di rigore la cui azione non era stata giudicata di tale rilevanza dalla signora Mikaela Borz di Mori che peraltro in coabitazione con i collaboratori di linea Franceschetti e Trentini ha prevalso con autorevolezza su gli orchestrali a tratti un tantino nervosetti. A.P.













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