L’Itas Trentino parte fortissimo  Super Cebulj sbanca Ravenna 

Esordio vittorioso. Al Pala De Andrè netto successo per la squadra di Angelo Lorenzetti, che preferisce lo sloveno ad Aaron Russell e viene ripagato con 16 punti e il 56% in attacco. Ma brillano anche i due  campioni d’Europa Lisinac e Kovacevic e l’opposto Luca Vettori



Ravenna. L’Itas Trentino inizia con il piede giusto il proprio cammino in SuperLega . Al Pala De André di Ravenna sono subito arrivati successo per 3-0 e tre punti in classifica dall’impegno, sulla carta tutt’altro che semplice, contro i padroni di casa della Consar Ravenna nel turno inaugurale della regular season. Come vuole la tradizione recente del confronto, i romagnoli hanno venduto a carissimo prezzo la propria pelle prima di soccombere col massimo scarto; a maggior ragione il successo dei gialloblù assume un valore particolarmente significativo e soprattutto garantisce una bella iniezione di entusiasmo oltre che ai primi passi in classifica. I campioni del mondo sono partiti a spron battuto, sfoderando grandi percentuali in attacco e riuscendo, sia nel primo set che nel terzo (gli unici veramente in bilico) a contenere il tentativo di ritorno in partita dei padroni di casa, che è passato soprattutto per le mani di Ter Horst (attacco e servizio).

In evidenza Klemen Cebulj

In evidenza la prestazione del nuovo acquisto Cebulj (ex di turno, a segno 16 volte con il 56% a rete, tre muri e tre ace), di Vettori (14 punti) e della coppia serba campione d’Europa Kovacevic (12 punti, tutti pesantissimi, col 71%) e Lisinac. Il centrale di Kraljevo è stato scelto come mvp del match inaugurale della stagione grazie a percentuali vertiginose in attacco (82% su 11 colpi) e per quanto offerto a muro nei momenti decisivi.

Primo set molto combattuto

La cronaca del match. Per la prima ufficiale della stagione, Angelo Lorenzetti propone la formazione con Giannelli in regia, Vettori opposto, Kovacevic e Cebulj (preferito a Russell) in banda, Lisinac e Candellaro al centro, Grebennikov libero. Marco Bonitta, allenatore di Ravenna, risponde con Saitta al palleggio, Vernon-Evans opposto, Recine e Ter Horst schiacciatori, Alonso e Cortesia al centro, Kovacic libero. L’inizio di Trento è molto efficace in fase di break point; Vettori è subito in palla e spinge i suoi subito sul 5-1 e poi sul 7-4, aiutato anche da Kovacevic. I padroni di casa provano a replicare con Ter Horst (9-7), ma uno slash di Uros dopo un ottimo servizio di Cebulj ed un altro contrattacco del mancino permettono il nuovo allungo gialloblù (13-8). I romagnoli non demordono e con Vernon-Evans al servizio si riportano in scia degli avversari (15-14); serve un nuovo spunto dell’mvp dell’Europeo 2019 per mettere un po’ di terreno fra sé e gli avversari (21-17). Non basta però perché Ravenna risale sino al 22-22 con due ace di Ter Horst; il finale di parziale è palpitante e si prolunga ai vantaggi. L’Itas Trentino lo fa suo alla quarta occasione (28-26) con un errore in attacco dello stesso olandese.

Secondo in scioltezza

I gialloblù partono forte nella seconda frazione, sfruttando i servizi affilati di Vettori e Kovacevic (7-4, 10-7) e si confermano anche nella parte centrale (12-8) soprattutto grazie all’efficienza a rete di Lisinac (14-10). Anche il muro trentino cresce enormemente e fa vacillare i ravennati (17-12, 20-12) che iniziano a sbagliare molto. Il finale di set è quindi in assoluta scioltezza per i campioni del mondo che, guidati da Cebulj volano velocemente sul 2-0 (25-15).

La Consar non ci sta

Di nuovo sui binari dell’equilibrio il terzo periodo, in cui la Consar profonde il massimo sforzo per restare in scia agli ospiti (3-1, 7-6); l’Itas Trentino in fase di break ha però una marcia in più con Cebulj e Kovacevic (11-8). I padroni di casa si affidano quasi esclusivamente a Ter Horst, trovano la parità a quota 17 proprio con l’olandese, ma poi abbassano la testa sotto i colpi di Lisinac e Kovacevic (25-21).

Domenica prossima prima partita casalinga per l’Itas Trentino: alla Blm Group Arena (ore 18) è di scena il Vero Volley Monza.















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