Itas Trentino, prima sconfitta Padova passa solo al tie break 

Maratona alla Blm Group Arena. Dopo sei vittorie consecutive, la  squadra di Angelo Lorenzetti incappa nello scivolone casalingo. Veneti  avanti due set a uno costretti al quinto da Djuric, subentrato a Vettori,  e Cebulj, che aveva sostituito lo spento Kovacevic. Ma l’epilogo è amaro


Paolo Trentini


Trento. Finisce dopo 6 partite l'imbattibilità in campionato, ma l’Itas trova un grande Mitar Djuric. Entrato a partita in corso assieme a Codarin con gli ospiti in vantaggio 1-2 e sul 10-14 nel quarto set, l’opposto greco ha dato la scossa a un ambiente demoralizzato e infuso ai suoi la carica agonistica che serviva per ribaltare la partita o almeno provare a farlo. Da quel momento la partita è cambiata e Trento ha lottato fino alla fine per una vittoria che sino a quel punto pareva irrimediabilmente destinata ai veneti. Vinto il primo set i gialloblù hanno giocato in calando e sofferto oltremodo il muro-difesa degli ospiti, complice la prestazione opaca di Kovacevic che ha attaccato con percentuali molto basse e qualche scelta infelice di Giannelli. Il risveglio è coinciso con l’attacco insistito di Djuric che ha fatto capire a tutti che la partita non era ancora finita. Vinto il quarto parziale Giannelli e compagni se la sono giocata nel quinto avendo anche 2 volte la palla per vincere, ma alla fine ha prevalso, meritatamente, Padova.

Coach Lorenzetti si affida al sestetto classico, riportando Kovacevic dal primo minuto in posto 4 e i campioni del mondo iniziano all'attacco e scelgono di spingere al centro dove Candellaro e Lisinac non si fanno pregare. Il rovescio della medaglia è che il muro non riesce a contenere gli attacchi altrui e Padova si tiene in partita. Ci vogliono così due errori consecutivi in attacco degli ospiti per dare un po’ di margine e portare Trento sul 12-9. Piacere ricambiato un paio di scambi e un time out più tardi quando due errori in fila dei gialloblù consentono a Padova di agguantare il 14-14. Il set si decide nel finale quando due muri (Candellaro e Kovacevic) intervallati da un ace di Giannelli scavano il mandano Trento sul 21-18 e scavano il solco decisivo. In avvio di secondo set Trento è troppo impreciso, tanto che gli unici punti li fa sugli errori al servizio di Padova che va avanti 1-5 e 7-12. Va da sé che i primi applausi li prenda Ishikawa, autore di una schiacciata con un angolo strettissimo che vale il 10-15. Vettori trova un buon turno al servizio e riporta i gialloblù sotto (17-19) ma è solo un'illusione perché a sorpresa è Padova ad accelerare e a pareggiare.

Se il muro di Trento fatica oltremodo, quello di Padova invece funziona benissimo: Russell e Candellaro vengono fermati in serie e nel terzo set allungano sul 7-13. Padova gioca bene, salva ogni cosa e contrattacca anche meglio con Hernandez e Volpato inarrestabili. Le lunghezze di svantaggio rimangono tali fino alla fine con Trento che non riesce a rimediare e va sotto. Nel quarto parziale la partita pare segnata: Padova viaggia sull'entusiasmo ma non ha fatto i conti con Djuric e Codarin che prenedono il posto di Vettori e Lisinac e rimettono tutto in discussione con schiacciate e muri a ripetizione. Il quinto set dice bene a Trento in avvio, Padova recupera (13-13), e dopo 5 tentativi andati a vuoto su servizio di Ishikawa arriva il punto del 19-21. Giusto così.















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