In LegaDue non sarà un’Aquila trentina

Basket, il ds Trainotti: «Ress è economicamente irraggiungibile, Lechthaler non rientra nei piani della società»


di Daniele Peretti


TRENTO. L'Aquila Basket affronterà il suo primo campionato di LegaDue, con un roster senza trentini.

«L'idea sarebbe portare qua Ress e Lechthaler – ci dice il ds Trainotti – ma si tratta di due giocatori che non rientrano nei nostri progetti. Entrambi sono, anche fuori target: irraggiungibile Ress anche per come sta giocando i play-off, mentre per Lechthaler sarebbe un'operazione più di marketing che tecnica».

Dopo la pessima esperienza avuta col “Diablo “ Esposito, in casa Aquila prima di puntare su un'altra operazione di marketing, ci si pensa non due ma almeno sei volte. Poi sono altre le operazioni individuate dall'Aquila per dare trentinità alla nuova squadra. Ancora Trainotti: «Puntiamo al pubblico, quindi sceglieremo giocatori o che abbiano già un legame, oppure che le loro caratteristiche coincidano con quanto piace alla nostra gente. Per questo puntiamo prima di tutto a delle riconferme, mentre i nuovi dovranno essere in linea col gioco e con lo spirito della vecchia squadra».

Dalle giovanili non c'è nessun giocatore che possa perlomeno far parte della rosa? «No. Puntiamo sul nuovo responsabile del settore giovanile, Marchini, per avviare un progetto che ci porti ad avere, tra tre anni, un nostro giocatore in prima squadra. Il prossimo campionato, punteremo alla salvezza, ma anche in quest'ottica, non ha senso scommettere».

Se la Bitumcalor non sarà più il main sponsor, sarà un altro pezzo di trentinità che si andrà a perdere. «Non è detto. La famiglia Massaggia è legatissima alla società. Sarà sempre ricordata come lo sponsor della promozione, in altre parole fa parte della nostra storia. A breve ci sarà un incontro tra i soci, tra i quali anche Massaggia e si deciderà. La Bitumcalor potrebbe rimanere, allargando il pool di sponsor di sostegno. Nel caso cedesse il ruolo ad un altro marchio, avrebbe comunque una posizione di massima visibilità». Partendo dalle presenze dei play-off, il primo obiettivo è comunque quello di aumentarle, avete già qualche idea? «Oggi solo la musica e lo sport, sono in grado di coinvolgere la gente. Una prova l' abbiamo già fatta con Ferentino, e lo si potrebbe ripetere anche in futuro, dando spazio durante le nostre partite, ai cantanti trentini a rotazione. Poi dobbiamo allargare l'area di provenienza dei nostri spettatori: non più solo la città, ma anche le valli».

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