Il Palaghiaccio di via Fersina fucina di talenti 

La mission del settore giovanile. Fondato nel 1987, il sodalizio si è concentrato dal 2014 sulla “linea verde”, affidandosi a tecnici di valore quali Gschliesser e Scelfo. Elisa Innocenti, medaglia “rosa”


LORENZO DI DOMENICO


trento. Fondato nel settembre del 1987, l’Hockey Club Trento nasce dalla scissione dalla società “Sportivi Ghiaccio Trento”, che si occupava anche di pattinaggio artistico e velocità su ghiaccio, ancora oggi attiva in quest’ultimo ambito. L’Hockey Club Trento si propone quindi come punto di riferimento per l’attività hockeistica nel capoluogo, partecipando nel corso degli anni ai campionati di Serie C e serie B, con casa, da sempre, al Palaghiaccio di via Fersina.

2014, svolta giovane

Se, fino al 2014, il focus principale era posto sulla prima squadra, con l’arrivo di Maurizio Riganti nel ruolo di nuovo presidente cambia la mission della società: sei anni fa inizia infatti un nuovo progetto, con lo “smantellamento” della prima squadra e l’impegno a dedicare tutte le risorse, umane ed economiche, nello sviluppo del settore giovanile. Si riparte quindi senza una prima squadra, ma con tanta voglia di crescere, lavorando in modo diverso ed ingaggiando allenatori di livello internazionale come Alexander Gschliesser, ex Vipiteno Broncos ed allenatore della Nazionale Under 18, che dal 2015 al 2017 ha ricoperto il ruolo di head coach del settore giovanile dando una grande spinta alla crescita della società. All’ex hockeista altoatesino è poi succeduto Roberto Scelfo, ex portiere storico del Renon e, tra le altre “attività a curriculum, allenatore delle categorie Under 18 e 20 della Nazionale. Un altro tecnico di grande spessore, all’interno di uno staff esperto di cui fa parte anche l’ex giocatrice della Nazionale ed allenatrice storica della società Elisa Pavan, che conferma la mission del sodalizio del capoluogo: offrire la possibilità ai giovani giocatori di avere allenatori di grande livello, potendo crescere e formarsi come atleti, ma anche come persone.

Tra le attività più conosciute della società, oltre ai progetti con le scuole, c’è l’organizzazione del “Trofeo Città di Trento”, una due giorni di hockey non competitivo dedicato alla categoria Under 9 a cui partecipano ogni anno circa 200 piccoli atleti di società provenienti da tutta Europa.

Tanti giovani talenti

La crescita a livello societario e sportivo risulta evidente dai numeri, passando dai 15 giovani tesserati del 2009 ai circa 130 attuali, tra cui diverse giovani promesse che si stanno mettendo in luce tra le fila gialloblù, come Damiano Flessati, Lorenzo Vicentini, Pietro Gasperetti ed il bomber della squadra Alessandro Masotti, entrati nel giro delle nazionali giovanili Under 15 ed Under 16. Tra i traguardi più importanti va segnalato il terzo posto nazionale dell’Under 17 raggiunto nella stagione 2018-2019.

Merita un “capitolo a parte” l’hockey femminile, che conta circa 20 ragazze, inserite nelle squadre maschili, tra cui figura Elisa Innocenti, classe 2004 e parte della Nazionale Under 18, reduce da una medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali Giovanili di Losanna andate in scena a gennaio.

Il talento, tra le fila dell’Hockey Club Trento, non manca sicuramente, ma la crescita della società presieduta da Riganti rischia di essere ostacolata: la mancanza di una seconda piastra a Trento non permette infatti di avere abbastanza ore ghiaccio a disposizione per formare una prima squadra, sia maschile che, soprattutto, femminile. La speranza dell’Hockey Club Trento è che i Giochi olimpici del 2026 possano dare l’impulso per ampliare gli spazi a disposizione, perché l’attuale situazione, oltre a tarpare le ali della società nel suo cammino di crescita, rischia di portare a giocare altrove i talenti allenati e cresciuti al Palaghiaccio di via Fersina.

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