Il Levico sfida il Dro degli ex 

Calcio, Coppa Italia Serie D. Domani al Comunale di viale Lido (ore 16) il turno preliminare mette di fronte ai termali la squadra di Manfioletti, nello staff Andreatta, Giongo e Franceschini, in campo Pancheri, i due Bertoldi e Salvaterra


Daniele Loss


Trento. Vacanze finite, è già tempo di vigilia. Domani alle 16 il “Comunale” di viale Lido ospiterà la sfida secca valevole per il turno preliminare di Coppa Italia. Che nessuno si azzardi a dire che quella tra Levico Terme e Dro Alto Garda è una sfida utile solamente per mettere benzina nelle gambe in vista del campionato, perché la manifestazione non interessa a nessuna delle due formazioni.

I motivi d’interesse

Sbagliatissimo, per almeno tre motivi. Primo: è un derby. Secondo: è l’uscita d’esordio della nuova stagione e iniziare con il piede giusto è fondamentale per il morale. Terzo: superare il turno significa poter scendere in campo domenica prossima a Bolzano contro la Virtus e disputare così un’altra gara ufficiale prima dell’inizio del torneo. Ecco perché quella di domani sarà partita “vera”: le gambe saranno sicuramente imballate, ma i due allenatori non faranno esperimenti con il tecnico di casa Cortese che dovrà certamente fare a meno di Galesio, squalificato, e Marku, assente per motivi personali.

L’amarcord

Poi c’è l’aspetto amarcord, con la truppa droata che si presenterà a Levico con tanti ex come mai se ne sono visti in un derby alle nostre latitudini. A cominciare dal tecnico Stefano Manfioletti, due anni or sono sulla panchina gialloblù e protagonista della salvezza diretta conquistata nel girone lombardo, ma anche il suo secondo (e team manager) Roberto Andreatta è un ex, visto che all’inizio del millennio guidò per un breve periodo, in prima persona, i termali, che allora militavano in Promozione. Altri due elementi dello staff (l’unico “vergine” da questo punto di vista è il preparatore atletico Luca Zendri) sono volti notissimi in viale Lido, ovvero il preparatore dei portieri Nicola Giongo, gialloblù sino a qualche settimana or sono e trasferitosi (non senza un piccolo” caso” di mercato) a Dro, e il massaggiatore Mauro “Pirola” Franceschini. In poche parole: domenica chi siederà sulla panchina dei gardesani (allenatore, vice, team manager e massaggiatore) sarà un ex di turno.

E in campo? Anche qui i “reduci” da un’esperienza in Valsugana saranno ben quattro. A cominciare da Andrea Pancheri, che del Dro è diventato vice capitano per meriti sul campo (domenica indosserà la fascia vista l’assenza di Ischia) e per le doti umane, che a Levico è una vera e propria istituzione. Noneso d’origine e cresciuto nel settore giovanile del Mezzocorona, è diventato termale d’adozione e risiede nella città valsuganotta. Il centrocampista classe 1988 è stato uno dei perni gialloblù sino ad un anno e mezzo fa quando, dopo aver centrato la salvezza (con Manfioletti in panchina), si è trasferito al Dro, dove ha subito trionfato in Eccellenza, conquistando la quinta promozione nella categoria superiore della carriera, dopo quelle ottenute con Mezzocorona, Trento (due volte) e Levico Terme, per l’appunto.

Rimetteranno piede in viale Lido anche l’attaccante Andrea Brusco, protagonista due anni or sono di un’ottima stagione nel tridente con Fabio Bertoldi e Brusco, mentre Luca Bertoldi e Yuri Salvaterra sono ex “freschissimi”, avendo indossato la maglia della formazione gialloblù nella passata stagione. Il centrocampista ha fatto rientro nella società che lo ha lanciato in serie D, l’esterno classe 2000 - cresciuto dell’Alto Adige - si è trasferito alla corte di Manfioletti dopo aver fornito un grande contributo alla causa del Levico grazie soprattutto alla sua duttilità tattica.

Si legge preliminare di Coppa Italia, ma in realtà è un derby, sentito e “vero”. Senza appello: in caso di parità al 90’ verranno battuti i rigori. Una andrà avanti e l’altra subito a casa.

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