Duplantis, record mondiale Scotti da 45”21 sui 400 piani

ROMA. Dai a “Mondo” un’asta in mano e il record del mondo è assicurato. Dai a Yeman una gara veloce, con lepri che non badano a tattiche, e i primati italiani sono assicurati. Armand “Mondo”...


MARCO MARANGONI


ROMA. Dai a “Mondo” un’asta in mano e il record del mondo è assicurato. Dai a Yeman una gara veloce, con lepri che non badano a tattiche, e i primati italiani sono assicurati. Armand “Mondo” Duplantis e Yeman Crippa. Due nomi, due storie, due record.

Armand, americano di nascita e svedese per lo sport (grazie a mamma Helena) che vola nella notte magica del Golden Gala-Pietro Mennea valicando l’asticella alta a 6,15, nuovo record mondiale all’aperto, e Yemaneberhan Crippa, il ragazzo della porta accanto cresciuto sugli altopiani etiopi strappato dal dramma di un orfanatrofio, che in dieci giorni entra nella storia del mezzofondo azzurro. Dopo il primato sui 5000 metri, ieri sera in un Olimpico spoglio, senza pubblico, nel deserto azzurro delle poltroncine, il trentino allenato da Massimo Pegoretti ha stabilito il record nazionale dei 3000 correndo in 7’28”27, ovvero un 1”27 in meno rispetto a quanto fece il secolo scorso (era il 18 maggio 1996) Gennaro Di Napoli. A plaudere a Crippa, in apertura di manifestazione, anche il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: «Mi congratulo con Crippa per il suo recente formidabile record».

Una gara quella dei 3000 che ha infiammato la notte del Foro Italico. Al tempone di Crippa (quarto), si è aggiunto l’ottavo tempo di sempre al mondo dell’ugandese Jacob Kiplimo (7’26”64) a sei secondi dal datato primato, quello del keniano Daniel Komen del 1996. Nel testa a testa finale il numero uno del mezzofondo del 2020, ha preceduto il norvegese Jakob Ingebrigsten (7’27”05) arrivato fino a 43 centesimi dal record continentale del belga Mohammed Mourhit.

Mondo toglie la polvere

Straordinario Duplantis, l’uomo del Golden Gala 2020. Superando al secondo tentativo i 6,15, Armand ha tolto parecchia polvere dal librone dei record dell’asta. Infatti, la cronologia dei primati all’aperto era rimasta ferma al 31 luglio del 1994 quando al Sestriere lo “Zar dell’asta”, Sergej Bubka superò i 6,14. “Mondo”, 20 anni e ampi margini per ritoccare questa misura, dal febbraio scorso è primatista mondiale con 6,18 ma saltati al coperto.

Scotti da urlo

Edo Scotti da urlo sui 400 piani, il “giro della morte”. Edoardo ha vissuto, purtroppo tra pochi intimi, la serata più bella della sua giovane carriera trionfando con il super crono di 45”21, migliore prestazione italiana Under 23 sottratta dopo dodici anni a Claudio Licciardello (45”25). Alle spalle dell’azzurro, il kuwaitiano Yousef Karam (45”25). Erano ben 11 anni che un italiano non vinceva al Golden Gala in una tappa della Diamond League: Antonietta Di Martino nell’alto. Partenze alla camomilla per Filippo Tortu e Luminosa Bogliolo. “Pippo” è giunto terzo sui 100 metri con 10”09 a due centesimi dal primato stagionale (a un decimo dal suo italiano di due anni fa), “Lumi” ha chiuso seconda i 100 ostacoli in 12”83 senza quel tanto sognato primato nazionale nella gara vinta dall’olandesina Nadine Visser (12”72). Davanti a Tortu il sudafricano Akani Simbine (9”96) e l’ivoriano Arthur Cissé (10”04). Bene anche l’altro azzurro, Marcell Jacobs, quarto (10”11). Gimbo Tamberi non vola e si ferma a 2,27.

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