Delta Informatica, finalmente A1 

Ripescata la squadra trentina. Dopo mesi d’incertezza e colpi di scena la Lega ha accolto la richiesta della società gialloblù, in testa all’A2 alla sospensione per la pandemia, varando un campionato a 13 squadre con una retrocessione. Postal: «Momento storico, lo abbiamo meritato»


Daniele Loss


Trento. Come la Delta… nessuno mai. Alla fine la Lega Pallavolo Femminile si è espressa e ieri alla palestra Sanbàpolis sono finalmente saltati i tappi delle bottiglie di spumante. La Delta Informatica Trentino vola in Serie A1 ed è la prima squadra di pallavolo femminile della provincia di Trento a raggiungere un simile traguardo. La lunghissima querelle si è conclusa con la decisione del consiglio d’amministrazione della Lega, che ha deliberato il ripescaggio del sodalizio gialloblù nella massima categoria, rispettando le indicazioni della Fipav, che si era chiaramente espressa per un campionato “massimo a 14 squadre” con le retrocessioni. Ebbene, le formazioni saranno 13 con un declassamento (l’ultima al termine della regular season) in A2 e la tredicesima squadra sarà proprio quella del capoluogo, guidata ancora da coach Matteo Bertini.

La gioia del presidente Postal

«È un momento storico per la società e per tutto il movimento pallavolistico della nostra provincia - spiega il numero uno gialloblù Roberto Postal, che si è battuto anima e corpo per ottenere il ripescaggio in serie A1 -: siamo felicissimi e questo risultato è il giusto premio per la squadra e lo staff tecnico che vengono ripagati con il passaggio di categoria dopo lo straordinario cammino compiuto nella scorsa stagione. Adesso ci attende una nuova avventura, stimolante e gratificante, che affronteremo con tantissimo entusiasmo e una totale serenità. L’abbiamo sempre detto che, in caso di ripescaggio, avremmo affrontato la Serie A1 con il medesimo organico previsto per l’A2 e così sarà. L’obiettivo, ovviamente, sarà molto diverso, ma siamo assolutamente convinti che la nostra rosa sia competitiva in chiave salvezza, un obiettivo che ritengo alla nostra portata».

La trionfale cavalcata in A2, con 23 vittorie in 24 gare è stata bruscamente interrotta dall’emergenza Covid-19 e, dunque, il ripescaggio della Delta è da considerarsi strameritato, anche se sono serviti ulteriori mesi, infarciti di colpi di scena (l’ultimo, in ordine di tempo, l’addio al volley della Volalto 2.0 Caserta), per chiudere il cerchio.Adesso toccherà alla Fipav mettere il “nero su bianco” e ratificare il provvedimento ma non vi saranno colpi di scena, soprattutto perché la Lega Pallavolo presieduta da Mauro Fabris ha agito secondo le indicazioni della Federazione.

Parla la capitana Fondriest

E, a dirla tutta, già da inizio preparazione le giocatrici si “sentivano” in A1 e aspettavano solamente il “via libera” definitivo. Parola della capitana Silvia Fondriest. «La società è stata bravissima - spiega la Fondriest - perché, anche dopo aver ricevuto il primo “no”, non ha mollato la presa e lavorato sodo per raggiungere un obiettivo che è strameritato per quanto abbiamo dimostrato nel corso di tutta la scorsa stagione. Quindi, a nome di tutto il gruppo, non posso che fare i complimenti al consiglio d’amministrazione della Delta Informatica per come ha operato. Noi abbiamo cominciato la preparazione con la testa già all’A1 e siamo pronte. Siamo perfettamente consapevoli che affronteremo un campionato completamente diverso a quello in cui abbiamo militato in precedenza, ma allo stesso tempo non abbiamo nulla da perdere. Quindi si andrà in campo sempre con il coltello tra i denti e con la voglia di battagliare contro qualsiasi avversaria, indipendentemente dal nome. Sappiamo, altresì, che saremo chiamate a gestire delle sconfitte, cosa abbastanza inusuale per noi visti i recenti trascorsi, ma il nostro è un gruppo coeso, maturo e solido e, dunque, sono convinta che sapremo reagire anche ai risultati negativi».

Qualche anno fa il presidente Roberto Postal l’aveva detto: «Nel 2020 vogliamo essere in serie A1». Detto e fatto. Chapeau.

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