Folgaria. Andrea Armari, quanto meno all’apparenza, è un ragazzino come tanti altri. A differenza di molti suoi coetanei, però, va forte sugli sci. E nello sci ha trovato la propria valvola di sfogo in un momento non facile della sua ancor giovane vita.

Quattordicenne di Dimaro, Andrea difende i colori dello Sporting Club Campiglio, allenato dall’ex azzurro Paolo Pangrazzi, punto di riferimento di uno staff che può contare anche sui due ex sciatori del comitato trentino Giovanni Pasini e Alice Bastiani, su Davide Beccari e Massimiliano Venturini. Ieri il giovane solandro è stato il migliore dei regionali nella prima giornata delle gare internazionali dell’AlpeCimbra Fis Children Cup, sesto nel gigante Under 14, lui che martedì si era imposto nello slalom alle selezioni della squadra italiana.

Lo sci è la sua grande passione e proprio lo sci, nell’ottobre 2018, gli ha evitato di assistere al disastro della tempesta Vaia, che si è portata via metà della casa di famiglia, invasa dal fango. Andrea era ad allenamento ed è arrivato a casa assieme a papà Mirko quando il disastro si era già compiuto: il fratello più grande (il 17enne Tommaso, anch’egli sciatore) e la mamma sono riusciti a spostarsi al piano superiore e lì sono rimasti per alcune ore.

Un anno fuori di casa

«Siamo rientrati in casa nello scorso ottobre, dopo un anno – racconta papà Mirko, che assieme a moglie e figli ha vissuto per dodici mesi in un vecchio appartamento nel suo laboratorio di Dimaro, lui che è titolare di un noleggio assieme al fratello - Vedere un figlio realizzato in ciò che gli piace fare è una soddisfazione che ripaga di tanti sacrifici e che, in un momento difficile, riesce a strappare un sorriso. Lo sport è stato importante per Andrea e da genitori vogliamo che lo viva con spensieratezza. Il fratello maggiore ha sofferto maggiormente il trauma, è dovuto diventare uomo in pochi minuti, visto quello che si è trovato a vivere».

L’emozione di Andrea

Uomo, per il carattere messo in pista a Folgaria, lo diventerà sicuramente anche Andrea, che martedì ha vinto lo slalom di selezione della squadra azzurra, primo a metà gara e primo anche al termine della seconda manche. Il sesto posto di ieri ne ha confermato le qualità.

«In partenza, prima del via della seconda manche, avevo un po’ di ansia – ci aveva raccontato Andrea martedì scorso - Quando ho aperto il cancelletto, però, è passata. Il merito di questo risultato è dei miei allenatori e della mia famiglia».

«Andrea è un ragazzino vecchio stampo, cresciuto in una famiglia sana, lontano dalle esasperazioni – racconta il suo allenatore Paolo Pangrazzi – È stato educato al sacrificio, a vivere lo sport giovanile come va vissuto. Come atteggiamento non ha bisogno di molto allenamento: è uno che ce l’ha dentro. È uno che si butta, senza paura di sbagliare, fisicamente reattivo. Siamo doppiamente contenti per questo risultato, perché sappiamo cosa ha dovuto passare assieme alla sua famiglia».

Oggi ci riprova in slalom

Oggi Andrea – in gara nello slalom Ragazzi - proverà a regalare una medaglia all’Italia, che ne ha già conquistate sei nella prima giornata. Tre sono arrivate nel gigante Under 14 femminile, vinto da Lara Colturi, figlia dell’olimpionica di Salt Lake City 2002 Daniela Ceccarelli, davanti alla valdostana Giorgia Collomb e alla bergamasca Angelica Bettoni, con la modenese dello Sci Club Edelweiss Ludovica Righi quinta. Nel gigante maschile, nel quale Armari è stato il secondo degli italiani, si è imposto il milanese Edoardo Simonelli (11esimo il gardenese Comploj), mentre il piemontese Fabio Allasina e l’abruzzese tesserata per il Sai Napoli Francesca Carolli hanno chiuso secondi nello slalom Under 16. L.F.

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