La storia

Kira, ricerche finite: nessuna traccia a Bolzano

La cagnolina Jack Russell di sette mesi era scappata sulle passeggiate per i botti di fine anno. Non è stata più ritrovata. In centinaia si erano mobilitati


Sandra Mattei


BOLZANO. È stata una vera e propria mobilitazione di tutta la città. Il tam tam è iniziato via Facebook ed è dilagato con la costituzione del gruppo “Troviamo Kira”, arrivando quasi a 900 componenti che si sono resi disponibili a fare una ricerca a tappeto della cagnolina. Sì, perché Kira è la Jack Russell di sette mesi, scappata dalla sua proprietaria l'ultimo dell'anno perché spaventata dai petardi. Tutta Bolzano si era appassionata a questa vicenda, sperando che la piccolina venisse trovata. Purtroppo, nonostante una mobilitazione senza pari, con ricerche a tappeto per tutta la città e dintorni, dopo quasi due mesi, di Kira non c'è traccia.

È vero che la speranza è l’ultima a morire, ma i proprietari ormai disperano di trovarla viva ed hanno così dato l’assenso di donare i soldi di una colletta ad altre associazioni animaliste bisognose. La regia della ricerca e della raccolta dei soldi (ben 1.000 euro da destinare a una possibile ricompensa) è stata di Shari Crivellari, nota animalista di Bolzano, responsabile dell’Udga insieme a Alessandra Righetti.

A Shari va il merito di avere coordinato una vera e propria caccia alla cagnolina che pare essersi dileguata.

«In questi due mesi abbiamo organizzato tutti i giorni – ricorda Shari - battute nelle strade e nei dintorni della zona dove è scappata Kira, allargando poi le battute alla campagna, ai boschi, ai masi. Abbiamo tappezzato la città di 150 volantini con la sua foto, abbiamo diviso la città a settori nel raggio di 10 chilometri procedendo in senso concentrico, abbiamo pubblicato appelli sui giornali e le tv locali. Di Kira si è occupata anche la trasmissione della deputata Michela Vittoria Brambilla “Dalla parte degli animali”. In accordo con la Forestale abbiamo posizionato una fototrappola, ma gli unici animali che hanno approfittato del cibo sono stati alcuni topi, corvi ed un gatto. Purtroppo di segnalazioni, a parte qualcuna nei primi giorni, non ne abbiamo più avute».

Scorrendo il gruppo “Troviamo Kira”, si vedono le testimonianze di decine di persone che ogni giorno hanno perlustrato la città dalla zona del Twenty all'area del Teleriscaldamento, da Castel Firmiano a Frangarto, dal Biotopo a Alperia, a Appiano. Ma di Kira nessuna traccia. E dopo una ventina di giorni, le speranze di trovarla viva si erano sempre più affievolite. «Chiaro che abbiamo disperato che una cucciola – aggiunge Shari Crivellari – che aveva subito anche un’operazione al femore e perciò zoppicava, potesse essere ancora viva. L'alternativa è che qualcuno l’abbia presa. Sono stata anche da chi utilizza i cani per l’elemosina, perché con loro ho avuto spesso contatti, ma non l’hanno vista. Nel frattempo avevamo raccolto 1000 euro per la ricompensa e di sicuro l’avrebbero accettata se avessero avuto loro la cagnolina. Io penso che Kira nella fuga sia finita nell’Adige, perché altrimenti avremmo trovato il corpo».

Siamo dunque all’epilogo: una settimana fa Shari ha pubblicato su Fb il post per chiedere l'autorizzazione a tutti quelli che hanno partecipato alla raccolta dei fondi per Kira di devolvere quest’ultimi ad alcune associazioni animaliste che ne hanno estremo bisogno. «Con la massima trasparenza – spiega l'animalista – ho pubblicato i contributi arrivati sul nostro conto corrente e quindi ho destinato i 1000 euro a tre volontarie che sono in emergenza. Così la gara di solidarietà non è stata fatta invano».









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