Montagna

Che impresa! Quattro giorni di trekking e ferrate sulle Pale di San Martino

La nuova avventura delle Donne di Montagna con oltre 3.200 metri di dislivello complessivo: ecco tutte le tappe nel dettaglio



PRIMIERO. Quattro giorni di trekking e vie ferrate nelle Pale di San Martino: questa è la nuova avventura delle Donne di Montagna che questa settimana ci portano alla scoperta del versante meridionale del massiccio delle Pale di San Martino.

Le Donne di Montagna hanno affrontato la ferrata Fiamme Gialle alla Croda Granda, la ferrata del Porton e la ferrata del Velo, oltre a diversi tratti di sentiero attrezzato e hanno dormito per tre notti in tre diversi rifugi: rifugio Treviso “Canali”, il rifugio Pradidali e il rifugio Velo della Madonna.

Il gruppo, in compagnia delle guide alpine delle Aquile di San Martino, è partito a arrivato in Val Canali. Adrenalina, emozioni, divertimento e tanta energia hanno accompagnato le ragazze per tutti i quattro giorni, anche se la fatica, soprattutto la sera, si è fatta sentire.

Ecco le tappe della loro avventura.

Nelle Pale di san Martino un trekking in quota con le Donne di Montagna

Quattro giorni di trekking e vie ferrate nelle Pale di San Martino: questa è la nuova avventura delle Donne di Montagna che questa settimana ci portano alla scoperta del versante meridionale del massiccio delle Pale di San Martino.

Tappa 1

(7h / dislivello in salita 1550m / dislivello in discesa 1.200m)

Dal parcheggio di Malga Canali (1.300 m. s.l.m.) si segue il sentiero 707 in direzione Rifugio Treviso “Canali” e Passo Canali. Una volta arrivati al rifugio, dopo circa due ore di cammino, si imbocca la Ferrata Fiamme Gialle per raggiungere il Bivacco Reali (2.595 m.s.l.m.). Il rientro avviene percorrendo il sentiero che dalla Croda Granda, si segue la cresta meridionale in direzione del Bivacco Menegazzi e Forcella delle Mughe (2.244 m. s.l.m.), dalla quale si scollina e si scende ritornando così al Rifugio Treviso “Canali” (1.634 m. s.l.m.). Possibile variante: dal Bivacco Reali è possibile salire, in poco più di un’ora di cammino, la Cima della Croda Granda (2.849 m. s.l.m.).

Tappa 2

(5h / dislivello in salita 1.260m / dislivello in discesa 620m)

Dal Rifugio Treviso si scende lungo il sentiero 707 fino a raggiungere, dopo circa 30 minuti, il sentiero 711. Si risale lungo il sentiero 711 fino a raggiungere il Bivacco Minazio (2.250 m s.l.m.) e il Passo delle Lede (2.695 m. s.l.m.). Dal Passo, si scende lungo un piccolo tratto attrezzato lungo la Val Pradidali, fino a incrociare il sentiero 709 che, in poco meno di un’ora di cammino, permette di raggiungere il Rifugio Pradidali (2.278 m. s.l.m.)

Tappa 3

(4h / dislivello in salita 200m / dislivello in discesa 120m)

Dal Rifugio Pradidali si procede in direzione Rifugio del Velo seguendo il segnavia 739, imboccando dopo circa mezz’ora di cammino la Ferrata del Porton. Una volta usciti dalla Ferrata in loc. Porton (2.480 m. sl.m.), ci si affaccia su San Martino di Castrozza. Si segue quindi il sentiero 739 fino a raggiungere il Rifugio Velo della Madonna (2.358 m. s.l.m.), percorrendo l’omonima ferrata.

Tappa 4

(5h / dislivello in salita 220m / dislivello in discesa 1.200m)

Dal Rifugio Velo della Madonna si sale lungo il sentiero 742 (del Cacciatore) fino alla Cima della Stanga (2.550 m. s.l.m.) scendendo in Val Pradidali sotto l’imponete parete est del Sass Maor. Giunti alla località Pedemonte (Pòrtela) (1.627 m. s.l.m.) si prosegue poi lungo il sentiero 709 in direzione dei ruderi della Malga Pradidali (1.428 m. s.l.m.) e quindi Malga Canali (1.302 m. s.l.m.).









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