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Scuola, allarme cattedre. Bisesti: «Oltre ai vincitori, chiameremo gli idonei»

L'assessore replica alla Flc Cgil: «Concorso ordinario, i problemi non sono responsabilità nostra»



TRENTO. «Faremo il possibile per approvare il maggior numero possibile di graduatorie in tempo utile per le immissioni in ruolo 22-23, anche utilizzando oltre ai vincitori gli idonei, come già previsto nel nostro bando, in questo caso grazie alla nostra autonomia». Lo dice l’assessore provinciale all'istruzione Mirko Bisesti (Lega) rispondendo all'allarme della Flc Cgil su centinaia di cattedre scoperte a settembre nella scuola trentina

“Nessuno vuole negare – aggiunge Bisesti - l'oggettiva difficoltà che anche il mondo della scuola vive rispetto alla carenza di alcuni profili professionali. Va tuttavia ricordato che la Provincia ben prima del concorso straordinario appena indetto a livello nazionale ha definito un suo concorso straordinario, la cui delibera attuativa è in discussione al Ministero che ha richiesto alcune modifiche”. Le modifiche sono al momento oggetto di confronto: “La prospettiva è di poter disporre il prossimo anno di uno strumento analogo ma più flessibile di quello nazionale e così far fronte al fabbisogno non coperto dal concorso ordinario bandendo subito i concorsi per le classi in sofferenza e poi via via quelle che risulteranno critiche in termini di fabbisogno".

 Quanto al concorso ordinario, è noto - dice l’assessore – come sia caratterizzato da “grandi criticità non ascrivibili però alla Provincia”: “Questo concorso ci darà comunque, una volta concluso, un contributo importante sulle classi bandite, anche se, come a livello statale, per alcune classi non sarà possibile completare le operazioni”.

"Infine – spiega ancora l’assessore Bisesti - il nuovo canale di reclutamento attivato sulla falsariga di quello statale, previsto dalla recente normativa provinciale dovrebbe dare risposte in Trentino per il sostegno, per tutti i gradi, e per le lingue alla primaria. Abbiamo inoltre depositato il mese scorso in Consiglio provinciale una norma per estendere la possibilità di chiamare dalla terza fascia per il sostegno, analogamente a quanto fatto a livello nazionale”.













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