il caso

Mascherine a scuola: al Garante per i minori oltre 400 richieste (contro l’obbligo) in un mese

Il garante trentino Fabio Biasi elenca tutte le note inviate (a governo e giunta provinciale) per le quali non ha avuto risposta 

LA LETTERA A FUGATTI: "Troppo rigide per alunni e genitori le misure anti Covid"



TRENTO. Sono oltre 400 le richieste di intervento che sono arrivate – in un mese – al Garante per i diritti dei minori della Provincia di Trento, Fabio Biasi.

Oltre 400 richieste che hanno un solo argomento: il protrarsi dell’uso della mascherina a scuola.

"Nell'impossibilità di rispondere singolarmente a tutte le segnalazioni pervenute – spiega in una nota Biasi –  in considerazione dell'elevato numero, si rappresenta che questo Garante con nota del18 novembre 2020 indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti, al Presidente della Provincia e agli Assessori competenti, esprimeva preoccupazione per le ripercussioni negative sul piano psicologico che un uso prolungato delle mascherine determina in capo a bambini e ragazzi. 

Con nota del 7 dicembre 2020 il garante trasmetteva al Presidente della Giunta Provinciale, agli Assessori competenti, alla Sovrintendente scolastica, al Dirigente del Dipartimento Istruzione e Cultura le lettere di preoccupazione di molti genitori in ordine all'uso prolungato dei dispositivi stessi.

Con nota del 7 dicembre 2020 trasmetteva al Governo centrale e alla Provincia Autonoma di Trento alcuni studi e ricerche sugli effetti dell'utilizzo prolungato della mascherina in ambienti interni.

Con note del 3 febbraio 2021 sollecitava una risposta da parte dei destinatari sopra indicati.

Con nota del 4 marzo 2022 allegava ulteriori studi e ricerche sugli effetti nocivi per la salute fisica del dispositivo di cui sopra.

Questo Garante conferma e ribadisce integralmente il contenuto di tutte le note sopra elencate, trasmesse da questo Ufficio, precisando che nessuna di esse ha avuto riscontro così come, fino ad ora, la richiesta di incontro su tale tematica, inviata al Presidente della Giunta Provinciale e all'Assessore Provinciale all'Istruzione Università e Cultura inoltrata in data 11 maggio 2022.

Questo Garante prende inoltre atto che con nota del 7 aprile 2022 della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute allegata ad una delle missive pervenute, in risposta alla richiesta di documentazione "che attesti studi e rischi/benefici calcolati sulla base dell'utilizzo giornaliero prolungato di suddetto Apvr imposto sui minori dai 6 anni di età, che possa dimostrare l'utilità del dispositivo senza avere ripercussioni sulla salute psico-fisica", rappresenta che "questa amministrazione per quanto di competenza non è in possesso della specifica documentazione richiesta".

Rileva infine che molti Garanti regionali, in un Comunicato del 19 maggio 2022, hanno espresso preoccupazione in ordine al mantenimento, in ambito scolastico, dell’obbligo di indossare le mascherine, a fronte di un graduale alleggerimento delle misure per la prevenzione del Covid.

Nel comunicato viene rimarcato, quale dato certo, che “stress e disagio tra i giovani siano aumentati in modo allarmante”, come confermato dal recente studio “Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi”, promosso dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza con l’Istituto Superiore di Sanità e con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione”. 

Recentemente Trento e Bolzano si sono mosse insieme, con una lettera ai ministri Bianchi e Speranza, per sollecitare il governo a togliere le mascherine a scuola, ma è stato lo stesso premier Mario Draghi, pochi giorni fa rivolgendosi agli studenti a Sommacampagna, a indicare per l'anno prossimo l'orizzonte della fine dell'obbligo. 













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