Scuola

In Trentino via le mascherine a ricreazione (all’aperto) e a ginnastica

La Provincia e le note di chiarimento alle scuole anticipate dall’assessore Bisesti: niente obbligo per massimo 20 minuti e mantenendo il distanziamento


Daniele Peretti


TRENTO.  Niente più obbligo di mascherina durante gli intervalli scolastici all’aperto e durante le ore di attività motoria. Le note di chiarimento della Provincia agli istituti scolastici sono pronte e renderanno più leggero l’ultimo periodo dell’anno scolastico.

La notizia è emersa in occasione dell’incontro che l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti ha avuto con Eleonora Macario e Jasmin Lunetta, rappresentanti del gruppo spontaneo composto da genitori contrari all’uso delle mascherine a scuola che raggruppa una settantina di famiglie.

Cosa vi ha comunicato Bisesti?  “Ci ha detto che la circolare che toglie l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine durante le ore di educazione fisica equiparandole ad una normale attività sportiva è già arrivata negli istituti scolastici trentini e che in settimana arriverà anche anche quella per la libera ricreazione”, spiegano le mamme.

La Provincia introduce la possibilità per gli studenti di tenere abbassata la mascherina “durante gli intervalli scolastici per una durata massima di 20 minuti, purché gli stessi siano svolti all'aperto, nel rispetto delle fondamentali misure di sicurezza del distanziamento interpersonale e del divieto di assembramenti”.

In classe invece cambia qualcosa? “ Al momento no, ma abbiamo fiducia che possa decadere anche questo obbligo. Bisesti ci ha detto che sta cercando una soluzione insieme al suo omologo altoatesino che però rispecchi anche le direttive governative per evitare che il provvedimento possa essere impugnato a Roma”. Un incontro dal bilancio positivo: “Decisamente, si pensava di trovarci di fronte ad una porta chiusa ed invece abbiamo trovato una inaspettata disponibilità. Non diamo nulla per certo anche perché dal “politichese” c’è d’aspettarsi di tutto, ma abbiamo fiducia”. 

"Sono mamma di sei figli – ci dice Eleonora Macario – e frequento tutti i gradi scolastici con le superiori a Rovereto. Con alcuni ci siano conosciuti alle manifestazioni del sabato pomeriggio in Piazza Dante. Diciamo che da una chiacchierata del tutto informale sono nate idee e progetti. Inizialmente si voleva fare un corteo un presidio, ma abbiamo pensato che Bisesti probabilmente non ci avrebbe ricevuto ed allora abbiamo deciso per una mini rappresentanza”.

 













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