SCUOLA

I presidi: “Dad scelta dolorosa ma inevitabile”. Fugatti però resiste: scuole chiuse solo in zona rossa

Il presidente Giannelli: “La campagna vaccinale nelle scuole va a rilento: siamo a meno del 20%”



TRENTO. "La dad ha dei limiti, lo sappiamo tutti. Se non c'è alternativa questo si fa, nel momento in cui temiamo per la diffusione di varianti più contagiose. Credo la scelta sia dolorosa ma inevitabile". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, a Sky tg 24 a proposito delle nuove misure del Dpcm che porteranno prevedibilmente a chiudere un numero maggiore di scuole.

Tuttavia la decisione spetta a Regioni e Province autonome e il governatore Maurizio Fugatti ha subito dichiarato di voler proseguire con l’attuale organizzazione,  tenendo aperte anche le superiori al 50% in presenza.

"Non sappiamo se il Trentino entrerà in zona rossa", ha detto Fugatti. "Si saprà il venerdì. Non facciamo previsioni perché non conosciamo l'indice Rt. Il contagio è costante con una tendenza alla crescita, dovuto anche al fatto che facciamo i tamponi sui sintomatici. Se resteremo in arancione le scuole resteranno in presenza, se in rosso si chiuderanno. Se il parametro dei 250 su 100 mila fosse in crescita valuteremo decisioni".

 

Giannelli aggiunge: "L'epidemia ha preso un passo diverso e quindi è comprensibile che la risposta sia diversa. Le risposte del Dpcm sembrano più concordate con le Regioni, con un giusto anticipo di conoscenza delle decisioni". "Con il ministro Azzolina abbiamo avuto un ottimo dialogo - ha detto rispondendo ad una domanda - penso che continuerà con il nuovo ministro, è una persona di grande esperienza, Azzolina, essendo molto più giovane, ne aveva ovviamente meno".

"La campagna vaccinale per le scuole sta andando a rilento, meno del 20%, abbiamo un ritardo, dovremmo seguire gli esempi virtuosi di altri Paesi. Dobbiamo arrivare al 1 settembre avendo tutto il personale scolastico immunizzato, servono altre risorse. Non c'è stato uno sforzo adeguato di coordinamento dell'azione vaccinale. Ogni Regione va in ordine sparso. Ci sono molte incongruenze che vanno risolte al più presto", ha concluso Giannelli.

"Sono lineare: se le autorità sanitarie ci dicono che c'è rischio maggiore e l'unica soluzione è la chiusura, si chiude. La pandemia è cambiata e cambiano le soluzioni, non vedo nulla di condizionabile dalla politica o dalla ideologia", ha detto Giannelli rispondendo ad una domanda a proposito delle dichiarazioni dei deputati M5S in commissione Istruzione e Cultura della Camera.













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