Al «Fontana» di Rovereto arriva il liceo quadriennale
In autunno al via il primo anno del corso “Cad.4.0”. Il preside Giuseppe Santoli: «Sono previste molte ore di laboratorio e di apprendistato, in collaborazione con le professioni del territorio, in primis ingegneri e architetti»
ROVERETO. Al “Fontana” di Rovereto arriva il liceo quadriennale. Al via in autunno il primo anno del corso “Cad 4.0” ad indirizzo tecnologico, che vuole portare nel mondo del lavoro e dell’università diplomati più giovani di un anno, ma, si assicura, con competenze pari ai colleghi "quinquennali" e una spiccata dedizione al metodo e allo studio.
Avviati nel 2018, i licei quadriennali presentano una formula innovativa, che però non ha acceso l’entusiasmo di studenti e famiglie, almeno stando ai dati nazionali diffusi dal “Sole 24 ore”: su 1001 posti disponibili, solo 320 sono stati prenotati per il prossimo anno scolastico. Il dato non comprende gli istituti superiori del Trentino-Alto Adige, probabilmente per le particolari competenze autonomistiche di Trento e Bolzano nella gestione delle politiche scolastiche.
In Trentino sono al momento tre i licei quadriennali attivati, tutte scuole paritarie: il Liceo delle Scienze umane “Sacro Cuore” di Trento, il Liceo “Steam” di Rovereto, il Liceo Scientifico “Martini” di Mezzolombardo. A questi si aggiungerà un quarto istituto a partire dal prossimo anno scolastico, il “Fontana” di Rovereto, che attiverà un percorso quadriennale d’indirizzo tecnologico/geometri denominato “Cat 4.0”.
Se le prime tre scuole, di fatto “pioniere” del percorso, stanno per diplomare i primi studenti che completeranno quest'anno il ciclo di studi, il “Fontana” si avvia a “mettere a terra” il suo percorso quadriennale, recentemente approvato dal Ministero dell’Istruzione.
Il preside del “Fontana” Giuseppe Santoli illustra la sfida della nuova formula: «Siamo pronti a partire, l’autorizzazione è arrivata sebbene con un po’ di ritardo. La sfida del “quadriennale” è quella di mantenere gli stessi programmi e lo stesso monte-ore di didattica previsti nei licei quinquennali a cui siamo abituati.
Per arrivare a questo obiettivo si aumentano le ore settimanali, si razionalizza la didattica evitando ridondanze e ripetizioni superflue e si punta sullo studio in autonomia attraverso la fruizione domiciliare di video-lezioni».
Ma è il caso di non confondere queste video-lezioni con quelle della “Dad”, “croce” (o “delizia” a seconda dei punti di vista) per studenti e docenti nel corso della pandemia: la sperimentazione della video-didattica nei licei quadriennali precede di gran lunga l’emergenza pandemica.
Si preferisce infatti parlare di “Fad”, “formazione a distanza”: gli studenti seguono lezioni a distanza fuori dal tempo-scuola in maniera simile ai corsi di aggiornamento a cui sono sottoposti i professionisti nel corso della loro educazione professionale continua. Ad ogni corso coincidono dei crediti formativi e delle verifiche appositamente dedicate.
Il “nuovo arrivato” tra i licei quadriennali in Trentino è l’Istituto “Fontana” di Rovereto, che a metà gennaio ha attivato l’iter per la preiscrizione al percorso “Cad 4.0” a indirizzo tecnologico: «Della quarantina di preiscrizioni ricevute finora, una decina sono per il percorso quadriennale - ha spiegato il preside Giuseppe Santoli - La sfida principale da parte degli studenti è essere coscienti che il percorso quadriennale richiede un impegno più importante in termini di ore settimanali, ma scegliere questa formula non è solo un modo per stringere i tempi».
Il percorso quadriennale del “Fontana” prevederà 38 ore di lezione in settimana (quando una scuola quinquennale arriva al massimo a 30 ore), di cui tre ore in formazione a distanza.
Il preside Santoli delinea il corso tecnologico offerto: «Sono previste molte ore di laboratorio e di apprendistato, in collaborazione con le professioni del territorio, in primis ingegneri e architetti. Puntiamo sul concetto di economia circolare e i nostri docenti sono formati in maniera specifica sui temi della sostenibilità. Sarà anche previsto un corso in Diritto civile e ambientale».
Il preside Santoli illustra i punti forti della formula quadriennale: «I diplomati usciranno da scuola con un anno di vantaggio rispetto ai “colleghi”, il che può risultare sorprendente, ma è la normalità in Europa. Non è un anno in più che fa diventare più padroni di una disciplina, ma il metodo di studio e le competenze apprese».
Il percorso del Cad 4.0 vuole essere il primo passo verso un’adeguata formazione universitaria: «Pensiamo sarà il percorso ottimale per accedere ad un corso di laurea di cui è necessaria l’attivazione, quella che formerà la figura del “geometra laureato”», auspica Santoli.