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Addio agli ambiti territoriali per il reclutamento degli insegnanti in Trentino

Approvato il ddl Masè. Ok agli emendamenti di Bisesti per stabilizzare gli insegnanti di sostegno



TRENTO. Il consiglio provinciale approva il disegno di legge di Vanessa Masè (La Civica) che abroga l’articolo della legge sulla scuola che prevede gli ambiti territoriali per i docenti: sono stati 28 i sì e c’è stato un solo voto contrario, quello di Ugo Rossi (Azione).

La norma venne introdotta nella legge provinciale del 2015 recependo quella della "Buona scuola" renziana nazionale che non è mai stata applicata.

L’assessore Mirko Bisesti, inoltre, ha presentato due emendamenti che hanno l’obiettivo di stabilizzare i docenti di sostegno e di evitare “buchi” negli organici di ruolo entro l’inizio della scuola.

Masè, in replica, ha aggiunto che il suo ddl ha permesso un approfondimento sulla scuola e ha espresso soddisfazione perché permette l’inserimento degli insegnanti di sostegno che hanno un ruolo fondamentale.

Una riforma recepita in Trentino con una norma composta da 100 articoli ma - ha sostentuo l'ex presidente della Provincia Rossi - tutto venne banalizzato collegandolo pretestuosamente alle polemiche sulla "Buona scuola" di Renzi. In questa legge, ha ricordato Rossi, c'era anche l'aspetto linguistico e anche questo venne tradotto, da chi pensa che la scuola sia fatta per gli insegnanti e non per gli studenti, nel "trilinguismo di Rossi".

Una definizione che fu sufficiente a suscitare un moto di protesta capace di convincere non solo l'opposizione, ma anche parte della maggioranza facendo passare l'idea che il trilinguismo era una cosa negativa. Il tema dell'importanza dell'educazione linguistica oggi è finito nel dimenticatoio, ha detto l'ex presidente, consegnando la vittoria a chi si oppone sempre alle innovazioni.













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