Il dibattito

A scuola pure in estate? Bisesti risponde a Giulia: "Non abbiamo ancora deciso, ma vi ascolteremo"

All’assessore all’istruzione era arrivata una lettera da una studentessa trentina che chiedeva di non prolungare il termine delle lezioni: “Per noi è già stato un anno durissimo”

LA LETTERA Giulia scrive a Bisesti



TRENTO. La studentessa Giulia aveva espresso tutto il suo rammarico per la voce dei giovani studenti che non vengono ascoltati (ecco la sua lettera a Bisesti). Il problema, in breve, è che il governo Draghi pare intenzionato a prolungare l’anno scolastico per «recuperare» i «troppi giorni senza lezioni», arrivando così all’estate. E il giorno dopo l’assessore provinciale Mirko Bisesti si era detto favorevole all’idea.

Dopo la lettera della studentessa trentina, però, l’assessore all’Istruzione del Trentino le rivolge questa replica:

“Cara Giulia, innanzitutto ti ringrazio per la tua lettera così concreta, puntuale ed appassionata in cui fai presente il tuo stato d’animo, appesantito dalla situazione attuale, unito alla comprensibile attesa delle vacanze estive. Tali vacanze giungeranno al termine di un anno scolastico che ritieni essere stato più efficace di quella dell’anno scorso: da Assessore mi fa piacere aver letto queste ultime parole perché viene premiato l’impegno di tanti docenti e dirigenti scolastici che hanno lavorato intensamente per offrire ai propri studenti e studentesse la miglior scuola possibile in tempi di pandemia.

L’estate scorsa la giunta provinciale ha deciso di destinare alle scuole risorse ingenti per rendere possibile la scuola in presenza: a tal fine sono stati trovati spazi ed è stato assunto personale in più rispetto al passato, cercando di mettere le scuole nelle migliori condizioni possibili per affrontare il nuovo anno scolastico in sicurezza. Tuttavia per tutelare la salute di tutti è stato comunque necessario interrompere la scuola in presenza a novembre e proseguire al 50% da gennaio con la didattica digitale integrata, sulla cui efficacia, da più parti si sono sollevate voci critiche: a tal proposito abbiamo ascoltato dagli esperti, ma soprattutto dagli insegnanti, che i ragazzi e le ragazze più fragili stanno subendo gli effetti più negativi di una didattica offerta in modo irregolare.

Ci invitano giustamente a muoverci in questo contesto «in modo originale e virtuoso»: proprio per questo stiamo cercando di capire quale strategia possa essere maggiormente d’aiuto ai nostri giovani nel proprio percorso formativo. Siamo solo all’inizio della nostra riflessione, che proseguirà nelle prossime settimane, ascoltando anche i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti.

A tal proposito vorrei rassicurarti che l’opinione di tutti voi studenti mi sta molto a cuore, ne è prova il confronto continuo che ho con la Consulta provinciale degli studenti che, anche in questa occasione, non mancherà di essere coinvolta nel dibattito. In attesa di decisioni che saranno ponderate e il più possibile condivise, mi piacerebbe pensare che tu, cara Giulia, possa vivere questi mesi che ci separano dall’estate con la giusta leggerezza emotiva che deve caratterizzare la tua età” conclude Mirko Bisesti.













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