Trapianto fegato fra positivi, 'impossibile senza vaccini'



(ANSA) - TORINO, 20 GEN - "Abbiamo potuto fare una cosa che un anno fa, senza vaccini, non avremmo potuto fare. E' un altro effetto positivo del vaccino. Questa vicenda spiega bene come con tripla dose, e l'uso dei monoclonali dopo il trapianto, si possano curare malattie serie, e non solo il Covid, che siamo riusciti a mettere in un angolo col vaccino. E' un messaggio che ha valore sociale, le persone che si vaccinano possono vivere normalmente ed essere curate al meglio, chi non si vaccina, purtroppo, è esposto ad una evoluzione peggiorativa della malattia". Così il professor Renato Romagnoli, direttore del Centro Trapianti di fegato dell'ospedale Molinette di Torino, parla del trapianto di fegato con donatore e ricevente Covid positivi.
    Finora casi analoghi avevano riguardato solo pazienti riceventi guariti o in via di guarigione dal Covid, mentre in questo caso la positività, assente a tre giorni dall'intervento, si è manifestata al tampone pre operatorio. "Non avremmo mai fatto un trapianto a un paziente con un'infezione recente non vaccinato, mentre questo signore aveva la terza dose ed era totalmente asintomatico. E proprio perché aveva la tripla dose per noi l'infezione non era rilevante e, date le sue condizioni, era molto più prezioso fare il trapianto che fermarsi di fronte a questo".
    A una settimana dall'intervento le sue condizioni sono buone, conferma il professor Romagnoli. "Non ha sviluppato nulla a livello broncopolmonare - sottolinea - ed è in via di dimissione. Noi invitiamo tutti i pazienti in lista d'attesa per un trapianto a completare il ciclo vaccinale, lui lo ha fatto e grazie a questo abbiamo potuto operarlo". (ANSA).
   









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