Cinema e autismo, un libro per conoscere e per curare



(ANSA) - MILANO, 19 FEB - Una rassegna ragionata e commentata della produzione cinematografica mondiale sul tema dell'autismo.    E' anche questo, ma non solo, il libro 'Attraverso lo schermo.    Cinema e autismo in età evolutiva', scritto da Maurizio Bonati, Capo Dipartimento Salute Pubblica dell'Istituto Mario Negri IRCCS, appena pubblicato dal Pensiero Scientifico Editore nella collana 'Graffiti'.    In particolare, Bonati invita il lettore ad acuire lo sguardo sul rapporto tra la settima arte e l'autismo, e l'invito non è rivolto soltanto a chi sperimenta quotidianamente la relazione con bambini e ragazzi autistici, ma anche all'appassionato di cinema e allo spettatore occasionale. Perché il volumetto è in sostanza un viaggio attraverso la storia del cinema fatto di considerazioni, riflessioni e sensazioni per fare luce sul mondo dei disturbi neuropsichiatrici dell'età evolutiva.    Ma il lavoro di Bonati ha anche un importante ruolo nella terapia. In presenza di un disturbo mentale come l'autismo - spiega infatti l'autore - i bisogni dei pazienti e delle famiglie sono perlopiù largamente disattesi: disattenzione dei decisori, carenza e arretratezza dei servizi di cura, scarse preparazione e formazione degli operatori. Per questo, "il ricorso al mondo del cinema si inscrive anche nel tentativo di realizzare un intervento di cura (concordato con il paziente, la famiglia e gli operatori) che, essendo rivolto ai soggetti in età evolutiva, dovrebbe essere parte di un disegno strategico multimodale, non statico ma in continua e necessaria rivalutazione in accordo con il dinamico evolversi/modificarsi dell'età e dello spettro psicopatologico". (ANSA).   









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