Agenzia Ue per l’ambiente, migliora la qualità dell’aria, anche in Italia



BRUXELLES – Da 10 anni a questa parte si respira aria più pulita in Italia e in Europa, con meno decessi riconducibili allo smog. Lo scrive l’Agenzia europea per l’ambiente (Aea) nel decimo rapporto sulla qualità dell’aria 2020. Secondo l’Aea, nell’Ue a 28 sono morte 379mila persone a causa dell’inquinamento da particolato fine (PM2.5) nel 2018, circa 60mila in meno rispetto al 2009. Per il biossido di azoto (NO2) i decessi sono 63mila in meno, valore più che dimezzato (-54%).Per l’Italia, facendo un raffronto con i dati del 2012, i decessi stimati da PM2.5 si riducono da 59.500 a 52.300 e quelli da NO2 passano da 21.600 a 10.400. Ma la Penisola resta il paese Ue con il numero maggiore di decessi causati dall’NO2 e il secondo per il particolato dopo la Germania.La Pianura Padana, in particolare, si conferma tra le aree con l’aria peggiore d’Europa.









Scuola & Ricerca



In primo piano