Covid, da ricercatori Bologna molecola per studiare nuove cure La proteasi 3C-like, essenziale per il processo infettivo



ROMA - E' stata sviluppata la "cassetta degli attrezzi" per mettere a punto nuovi farmaci antivirali efficaci contro il Sars-Cov 2: è il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Cell Star Protocols da un gruppo di ricerca dell'Università di Bologna. Gli esperti hanno messo a punto una metodologia per produrre grandi quantità di una molecola virale, la proteasi 3C-like, essenziale per il processo infettivo; così possono studiare la molecola virale in ogni dettaglio e quindi modellare su questa nuovi trattamenti farmacologici. La proteasi 3C-like è determinante per la replicazione e la propagazione del coronavirus ed è per questo che rappresenta uno dei principali bersagli farmacologici per bloccare il virus. "I nostri risultati avranno un impatto importante sulla comunità scientifica che si occupa di sviluppare farmaci contro il Covid-19", afferma Stefano Ciurli, che ha coordinato lo studio insieme a Gaetano Montelione. Per identificare potenziali candidati farmaci contro il coronavirus è necessario infatti produrre una grande quantità di proteasi 3C-like in modo tale da poterne determinare l'attività e i comportamenti in risposta ai potenziali farmaci. Gli esperti hanno ottenuto grosse quantità della proteina facendola produrre a batteri geneticamente modificati e inventando un processo di attivazione della molecola, spiega Luca Mazzei, primo autore dello studio. Gli esperti hanno ottenuto oltre 100 milligrammi di proteina per ogni litro di coltura batterica". Con queste quantità i ricercatori hanno potuto studiare a fondo la molecola: "i dati raccolti costituiscono la base sperimentale per monitorare l'efficacia di candidati farmaci.













Scuola & Ricerca

In primo piano