l’opera

Sul Buffaure è arrivata l’aquila gigante di Franz Avancini

Accanto al Rifugio Baita Cruz, è composta da 220 tavole di larice intagliate: ci sono voluti 20 giorni per realizzarla



TRENTO. Conclusa pochi giorni fa l’ultima opera di Franz Avancini sul Buffaure in val di Fassa: è un’aquila gigante in legno utilizzando tavole di larice intagliate con un’apertura alare di 12 metri per due metri e mezzo di altezza.

La scultura, per le cui ali piumate ci sono volute circa 220 tavole, è collocata accanto al rifugio Baita Cuz in posizione strategica. Da ogni angolazione, infatti, si presta a scatti suggestivi e panoramici. Da sotto si staglia nel cielo blu, mentre ruotandoci intono la si può immortalare vista Catinaccio o Catena del Monzoni. 

Un progetto originale, in pieno stile di Franz Avancini, che nella sua lunga carriera ha dato vita a creazioni sempre molto particolari e alternative, sia con il ferro che con il legno. “Ci sono voluti circa venti giorni per quest’opera – racconta – e le mie giornate sono state scandite dai tempi della natura, con sveglia all’alba, già in quota, e lavoro fino al tramonto, intrattenuto dagli animali selvatici che spesso fanno capolino e da tantissimi turisti incuriositi. È una vera soddisfazione – conclude – poter dare corpo ad una visione ben precisa nella mia testa, che comunque condivido con il committente attraverso bozzetti preliminari”.

Nell’area – raggiungibile con gli impianti ancora solo nel  weekend dell’1 e 2 ottobre – si possono ammirare anche la bregostana gigante e il branco di cinque lupi, oltre a diverse sedute panoramiche dalle più particolari fogge: da quella a forma di drago, a quella con ali di libellula, fino ai troni o a alle sdraio giganti.

Domenica 2 ottobre, in programma anche il Vertical Buffaure e una festa di chiusura con animazione per bambini.













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