dolomiti

Passo Giau: riacceso l'autovelox, limite alzato ai 70 all'ora

Rimesso a norma e riattivato nei giorni scorsi il dispositivo da record di multe che veglia sul pittoresco valico fra l'Agordino e la conca ampezzana, in provincia di Belluno. Coerentemente con le nuove disposizioni ministeriali è stato anche alzato il limite di velocità dai precedenti 50 agli attuali 70 chilometri orari

STRADE Sul Giau l'autovelox da primato contro gli indisciplinati


ZENONE SOVILLA
BELLUNO


Ha fatto spesso parlare di sé per il numero elevato di trasgressioni che rileva sulla strada dolomitica del passo Giau, pittoresco valico fra l'Agordino e la conca ampezzana, in provincia di Belluno. Poi l'autovelox da record (per incassi annui proporzionati al numero di residenti) era rimasto spento diversi mesi, situazione che a quanto pare permane per gli altri dispositivi comunali nel territorio bellunese, in seguito alle novità normative volute dal ministro Matteo Salvini, in sostanza un giro di vite sull'impiego di questi strumenti.

Infatti, alla luce delle disposizioni romane e di un iter attuativo non ancora completo, le multe risulterebbero facilmente impugnabili davanti al giudice di pace.

Si è creata una situazione di incertezza e di preoccupazione per le amministrazioni locali, in attesa che il quadro di legge sia chiaro, fra obblighi disposti da Roma di autorizzazione ma anche di omologazione (iter più complesso) e di censimento dei dispositivi presenti sul territorio.

Ma siccome la sicurezza non può aspettare, il piccolo comune agordino (342 residenti) ha deciso di muoversi e il sindaco, Paolo Frena, ha spiegato alla stampa locale che tutelare le persone resta la priorità.

Perciò, ha sottolineato il primo cittadino, l'impianto di rilevazione è stato rimesso a norma, mentre Veneto Strade ha deciso di alzare il limite di velocità dai precedenti 50 (che alcuni contestavano ritenendoli troppo poco) agli attuali 70 chilometri orari. Quest'ultima, in sostanza, è la soglia minima consentita dal decreto (che fra l'altro vieta anche l'installazione di autovelox su strade urbane dove il limite di velocità è inferiore ai cinquanta all'ora).

Il medesimo dispositivo un paio d'anni fa, nel corso dell'inverno, fu tra gli autovelox vittime della banda di vandali che ne segava i pali. Fu rapidamente riparato ma poi a decretarne uno stop temporaneo è stata l'incertezza sull'iter applicativo delle nuove previsioni governative.

Nelle ultime settimane si sono svolti incontri fra le varie autorità coinvolte e, raggiunta un'intesa, dall’8 agosto è di nuovo attivo su una strana estremamente panoramica che meriterebbe di essere percorsa lentamente per ammirare i paesaggi dolomitici, ma che invece in troppi, sia in moto sia con auto potenti, utilizzano quasi fosse una pista.

Ora l'auspicio che anche se con il limtie a 70 all'ora, la deterrenza possa funzionare per tutelare abitanti e turisti, ma anche per ridurre il frastuono dei motori in questi angoli speciali dell'arco alpino. Resta da vedere se altre municipalità seguiranno questo esempio, attivando rilevatori di velocità sui altri valichi dolomitici, strade che in alta stagione soffrono ancora di un pesante assedio a motore.













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