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Fondi di coesione e politica agricola: le aree di montagna temono scelte centraliste

A Cracovia summit del trentennale per Euromontana, a 25 anni dalla Convenzione europea svoltasi a Trento: nel summit un confronto strategie socioeconomiche sostenibili per le terre alte ma anche preoccupazione per l'orientamento Ue su una riforma dei finanziamenti che indebolisce l'autonomia decisionale delle regioni



Venticinque anni fa, a Trento, si teneva la seconda Convenzione europea delle montagne, dedicata al tema "le regioni montane come pioniere dello sviluppo sostenibile. Qualità: il vantaggio comparativo del futuro".

La regia era nella cornice dell'associazione europea delle aree montane, Euromontana, nata a Cracovia trent'anni fa e che si è appena riunita nella città polacca in un incontro di rappresentanti istituzionali, esperti e varie reasltà della società civile.

Un summit che ha avuto come filo conduttore strategico rafforzare la voce comune delle aree montane d'Europa e molti hanno indicato la necessità di contrastare posizioni troppo centralistiche nelle politiche comunitarie europee, in particolare riguardo all'uso dei fondi di coesione e della Pac (Politica agricola comune), che saranno riuniti in un unico strumento sottranedo margini decisionali alle istituzioni locali.

Un'occasione per riflettere sulle sfide socio-economiche e ambientali, condividere esperienze e buone pratiche, e discutere il potenziamento della cooperazione interregionale e delle politiche specifiche per le montagne.

Tra i partecipanti, membri delle istituzioni europee, esponenti delle regioni alpine e appenniniche, e organizzazioni che si occupano di sviluppo sostenibile e qualità della vita in montagna.

Euromontana, infatti, è un'associazione multisettoriale che si occupa della cooperazione e dello sviluppo delle terre alte. Fondata ufficialmente nel 1996, raccoglie organizzazioni regionali e nazionali di montagna, inclusi enti di sviluppo territoriale, autorità locali, associazioni agricole, ambientali, enti forestali e istituti di ricerca.

La missione principale di Euromontana è promuovere lo sviluppo integrato e sostenibile e la qualità della vita nelle zone montane europee, facilitando lo scambio di informazioni e di esperienze tra le aree montane attraverso seminari, conferenze, studi e progetti europei.

L'associazione lavora anche a stretto contatto con le istituzioni europee per far riconoscere le peculiarità delle montagne nelle politiche comunitarie.

Sono dunque presenti anche soggetti che lavorano su temi come agricoltura, turismo sostenibile, ambiente, cambiamento climatico, energia, foreste e innovazione.

Fra gli interventi all'incontro di Cracovia, quello dell'assessore veneto alle risorse agroalimentari, Stefano Zannier, rappresenta una grande opportunità di confronto e per fare massa critica su temi comuni a tutte le aree di montagna del continente.

L'assessore ha sottolineato il presupposto che le aree montane hanno le medesime problematiche e devono gestire le medesime situazioni in qualunque parte d'Europa.

A proposito dei fondi Ue, ha denunciato: "Le nuove indicazioni della Commissione europea sull'utilizzo dei fondi di coesione e della Pac riuniti in un unico strumento, pensano a un meccanismo centralistico che rischia di ridurre il legame con i territori e di limitare la capacità degli Stati di gestire efficacemente le risorse".

Per l'assessore regionale, il confronto all'interno della rete europea è fondamentale: "Credo che possa essere importante avere la possibilità di discutere all'interno di questi network con partner istituzionali, ma anche con portatori di interesse dei più diversi territori europei, per portare nelle fasi di consultazione a livello comunitario una voce contraria a posizioni troppo centralistiche. Allo stesso tempo, è un'occasione per condividere buone pratiche e verificare esperienze realizzate in altre parti d'Europa, così da offrire ai nostri territori montani il miglior servizio in termini di efficienza ed efficacia delle azioni da programmare".

Un altro appuntamento interessante per ragionare sulle prospettive della montagna sarà a breve l'International Mountain Conference, che si terrà a Innsbruck, dal 14 al 18 settembre.













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