Dieci anni di Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi Judicaria: il Trentino modello di sostenibilità Unesco
Al Grand Hotel di Comano Terme il sesto Meeting delle Riserve di Biosfera Italiane celebra il decennale del riconoscimento Unesco. Un’occasione per valorizzare un territorio che unisce tradizione, innovazione e partecipazione locale
Compie dieci anni la Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi Judicaria, riconosciuta dall’Unesco nel 2015 come “scrigno di biodiversità culturale e naturalistica tra mondo alpino e mediterraneo”. Il traguardo è stato celebrato al sesto Meeting delle Riserve di Biosfera Italiane, ospitato al Grand Hotel di Comano Terme, che ha riunito le delegazioni delle 21 riserve italiane, esperti, amministratori e rappresentanti delle comunità locali.
La Riserva coinvolge 10 Comuni, circa 16.000 abitanti e numerose aree protette tra il Garda e le Dolomiti di Brenta. In questi anni si è affermata come esempio di gestione partecipata e sostenibile del territorio, valorizzando pratiche tradizionali come gli usi civici e promuovendo progetti di coesione e innovazione ambientale.
Tra le iniziative più significative figura la Comunità energetica rinnovabile promossa dal Bim del Sarca, che coinvolge sette Comuni e oltre cinquanta soci privati, integrando il principio dell’uso consapevole delle risorse con la transizione ecologica.
Al meeting hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore provinciale Mattia Gottardi, il presidente della Riserva Gianfranco Pederzolli, il presidente del Bim Sarca Giorgio Marchetti, e i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Organizzato dal Comitato tecnico nazionale MAB Unesco e dal Ministero in collaborazione con la Riserva trentina, l’incontro ha rappresentato un momento di confronto strategico, a poche settimane dal 5° Congresso Mondiale delle Riserve di Biosfera di Hangzhou (Cina), dove sono state adottate le nuove linee guida globali del programma Unesco.