l'iniziativa

Una petizione sulla storica dragamine austro-ungarica "Zia Lalla IV":«Affondatela»

A Desenzano la proposta del Wwf: inabissare il relitto per farne una attrazione per il turismo subacqueo


Daniele Peretti


DESENZANO. Il Wwf Bergamo Brescia scende in campo per salvare il relitto dell’imbarcazione storica “Zia Lalla IV”.

«Abbandonata a se stessa nel porto di Desenzano, la dragamine di progettazione olandese dei primi del Novecento appartenuta all’Impero Austro-Ungarico fino al 1918 non ha né un proprietario né un equipaggio, nessun capitano e nessun mozzo...ora se ne andrà da Desenzano?!», si legge nel testo della petizione lanciata da Paolo Zanollo, referente locale del Wwf, sulla piattaforma Change.org per salvaguardare un relitto di interesse storico.

Il problema è che lo spazio che il dragamine fino ad oggi occupa, è destinato a diventare l’attracco dell’imbarcazione della Guardia Costiera il cui presidio sarà operativo ad inizio estate.

La proposta del Wwf è quella di inabissare “Zia Lalla IV” dopo essere stata opportunamente bonificata per diventare una sorta di oasi di ripopolamento per tutte le specie presenti nel lago, ma un’attrazione per il turismo subacqueo ricreativo. Un’idea che permetterebbe di conservare un’imbarcazione di interesse storico, ma anche testimonianza di una delle tante vite che il Lago di Garda ha avuto. Un’iniziativa che vorrebbe fermare la distruzione di “Zia Lalla” che dopo essere stata sequestrata più di dieci anni fa, è abbandonata a se stessa nel porto di Desenzano.













Scuola & Ricerca

immagini

Liceo Vittoria di Trento, folla per l'inaugurazione della mostra sui 70 anni

"Vittoria SettantArte 70 resterà aperta fino al 7 dicembre. Il professor Massimo Parolini ha spiegato come l’istituto ha saputo cogliere nel tempo le sfide di un mondo in continua evoluzione e ha citato con gratitudine il dirigente Sergio Filosi, per 26 anni molto fecondi alla guida del Vittoria, e poi i dirigenti Silvio Cattani, l’attuale Daniela Simoncelli, molti insegnanti, il valore di tanti studenti. Il saluto di Claudio Soini, presidente del Consiglio provinciale di Trento e di Elisabetta Bozzarelli, vicesindaca di Trento (foto Marco Loss / Consiglio provinciale)

In primo piano