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Siccità, l’Azienda Gardesana ai sindaci: «Stop all’acqua per piscine e giardini»

Terzo appello in pochi mesi: «Non si può più scherzare». Boom di prelievi notturni



VERONA. Siccità ed emergenza idrica stanno assumendo caratteri eccezionali nell'area del Baldo-Garda, nel veronese. Per questo Azienda Gardesana Servizi, società che gestisce le risorse idriche in 20 comuni, ha inviato una nuova richiesta ai sindaci, la terza in pochi mesi, affinché emettano ordinanze vincolanti che vietino l'utilizzo di acqua potabile per usi che non siano strettamente domestici.

Si chiede alle Amministrazioni di vietare "l'utilizzo di acqua potabile prelevata dalle reti di acquedotto per il riempimento delle piscine o destinato all'uso irriguo", durante tutto il giorno, comprese le ore notturne. Il tutto fino alla conclusione dell'attuale grave situazione di emergenza idrica". Unica deroga prevista è per "orti di modeste dimensioni, purché nelle ore di basso consumo (notturne)", anche se proprio di notte si stanno rilevando i consumi maggiori. È importante che anche i Comuni rispettino l'ordinanza e che "per l'irrigazione di aree a verde (pubbliche e private) venga utilizzata acqua non potabile mediante l'utilizzo di autobotti o qualsiasi altro sistema alternativo alla rete acquedottistica".

"La situazione è seria - ha spiegato il presidente di Ags Angelo Cresco - non si può più scherzare o non affrontare il problema. Non capire la gravità del momento è come mettere la testa sotto la sabbia. Chiediamo, pertanto, ai sindaci di emanare ordinanze che regolino in modo deciso l'uso dell'acqua potabile, destinandola ad uso strettamente domestico. Tutelare le comunità significa anche avere il coraggio di dire di no e di colpire gli abusi".

A preoccupare Ags, infatti, sono i livelli di serbatoi e pozzi che, viste le condizioni di estrema siccità non destinata a mutare nel breve periodo, vanno assolutamente tutelati, soprattutto nelle ore notturne. E, invece, ormai da più di un mese, emerge dai dati che "si verificano prelievi notturni dalla rete ben superiori rispetto alle ore diurne, talvolta più che raddoppiati, ad indicare chiaramente che durante la notte vi è un ingente uso di acqua potabile per scopi non domestici, probabilmente imputabili in gran parte a sistemi di irrigazione automatici". 













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