Il caso

Si ferma il “battello spazzino” del lago di Garda: non si trova il personale

In oltre vent’anni di servizio ha raccolto più di 240 tonnellate di rifiuti galleggianti all’anno. La società Garda Uno: «Fossimo a Genova o a Livorno non avremmo avuto problemi a trovare lavoratori»



LAGO DI GARDA. Sul lago di Garda è una presenza discreta ma importantissima: stiamo parlando del “battello spazzino” della società Garda Uno che da più di vent’anni è attivo per raccogliere tonnellate e tonnellate di rifiuti galleggianti che le migliaia di turisti “dimenticano” sulle acque del Garda.

Ebbene, quel servizio così importante per l’ambiente e l’ecosistema gardesano al momento è sospeso. Problema di costi? Problema di permessi? Niente di tutto, questo: non si trova personale qualificato che possa essere impiegato a bordo.

È la stessa società Garda Uno a confermare il quadro a tinte fosche con un comunicato: «Il servizio del battello spazzino, barca che sul Garda raccoglie ogni anno 240 tonnellate di rifiuti galleggianti assimilabili a quelli urbani, è attivo da oltre vent’anni; per Garda Uno è un servizio a costo, che viene finanziato in parte dalla Provincia e in parte dalla società. Per cause di forza maggiore, l’operatività ha dovuto essere interrotta.

Garda Uno – con una lettera firmata dal direttore tecnico dei servizi di Igiene Urbana Massimo Pedercini – ha segnalato ai Comuni costieri interessati dal servizio, ai Sindaci ed agli uffici tecnici, oltre che alla Provincia e all’Autorità di bacino la sospensione del servizio, avviando contestualmente la ricerca di una figura professionale “che – spiega Massimo Pedercini – fossimo a Genova o a Livorno non avremmo problemi ad individuare, mentre a Brescia questa professionalità non c’è”.

Garda Uno ha preso contatti con organizzazioni no profit del Garda alla ricerca provvisoriamente di un titolare di patente nautica professionale, che possa coprire pro tempore questa posizione e in attesa di disporre di nuove figure per poter riattivare il servizio.

La mancanza di un titolare di patente nautica professionale si aggiunge a quella di altre figure professionali come autisti con patente C per la guida degli automezzi da trasporto, meccanici e addetti alla raccolta per i quali i bandi fino ad ora aperti non hanno dato i risultati attesi», conclude la nota di Garda Uno.













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